Il lavoro del futuro secondo gli studenti: il sondaggio di Cama Group e Omet

270 i giovani studenti lecchesi coinvolti nel sondaggio. Dai risultati emerge una preferenza per i settori tecnologico, ingegneristico e informatico. Il 15,5% di loro vorrebbe andare a lavorare all’estero

Molteno

Il lavoro del futuro? Secondo gli studenti è nell’area tecnologica, ingegneristica o informatica. È quanto emerge dal sondaggio presentato da Cama Group e Omet nel pomeriggio di oggi, proprio presso l’Innovation Park di Omet a Molteno. Sono stati 270 i giovani lecchesi coinvolti, nelle scorse settimane, dalle due aziende per condividere le loro aspettative sul mondo del lavoro, specie quello del futuro, con un focus particolare su orientamento, competenze tecniche e dialogo tra scuola e impresa.

Quello che emerge è che 95 studenti, ossia il 23,2% degli intervistati, vorrebbe lavorare nel settore tecnologico, 88 (21,5%) in quello ingegneristico e il 12,9% (53 studenti) in quello informatico. Seguono Economia e finanza (9,3%), Comunicazione e marketing (8,5%). All’ultimo posto, dopo Comunicazione e Marketing, Artigianato, Arte, Medicina e commercio, Lettere e insegnamento, con soli 5 studenti interessati, pari all’1,2% degli intervistati. Il 25% vorrebbe un inquadramento da dipendente, il 23% da imprenditore e il 20% da libero professionista. 69 studenti vorrebbero andare a lavorare all’estero (15,5%). Il 49,4% degli intervistati ha risposto di valutare altri aspetti, oltre allo stipendio.

“Abbiamo coinvolto i ragazzi delle scuole superiori per capire quali sono le loro attese sulle professioni future – spiega Antonio Bartesaghi, amministratore delegato di Omet –. Sono emersi degli stimoli, degli spunti, degli strumenti interessanti e utili per tutti noi, per capire come migliorare il nostro apporto o la nostra capacità di aiutare questi ragazzi. Innanzitutto – prosegue - abbiamo appreso con grande piacere che c’è molta attenzione al mondo della manifattura, alle aziende tecnologiche, alle aziende internazionali; ma sono emersi anche parecchi spunti di miglioramento, che sono quelli di una necessità di aumentare la possibilità, per i ragazzi e per i genitori dei ragazzi che si devono approcciare a una scuola superiore, di poter apprendere e conoscere quali sono le caratteristiche del mondo manifatturiero, quali sono le potenzialità del settore manifatturiero, quali sono le qualità tecnologiche delle professioni all’interno delle nostre aziende, prima ancora di fare una scelta di scuola media superiore”, chiosa Bartesaghi.

“E’ bello e importante che questo sondaggio venga presentato nel corso di una giornata in cui centinaia di studenti sono venuti a “trovarci”, durante Tech4Students – commenta invece Daniele Bellante, presidente di Cama Group –. Si tratta di una iniziativa che è giunta alla sua seconda edizione e che ha reso possibile a più di 1000 studenti, nell’arco temporale di 14 mesi, di vedere dall’interno, con un profondo insight, delle realtà tecnologiche estremamente avanzate che lavorano in mercati in tecnologie di nicchia per poter capire veramente quali siano i valori aggiunti di queste aziende”.

Nel corso della presentazione del sondaggio hanno preso parola anche Mauro Piazza, sottosegretario regionale, la presidente della provincia Alessandra Hoffman e il sindaco di Lecco Mauro Gattinoni, ma anche Raffaele Crippa, direttore dell’Its Lombardia Meccatronica, che ha parlato delle previsioni secondo cui gli studenti degli Its sono, negli anni, destinati a superare quelli iscritti all’università, Stefania Palma, responsabile dell’Area Education di Confindustria Lecco e Sondrio e Annalisa Bellante, vicepresidente di Cama Group.

Cama e Omet, ecco il lavoro del futuro

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