Economia / Valchiavenna
Giovedì 02 Luglio 2015
Igp per i pizzoccheri, grazie al “sì” di Roma la strada è in discesa
L’indicazione geografica protetta è sempre più vicina: adesso il via finale da Bruxelles . Moro: «Valore aggiunto per un settore in crescita».
L’Italia ha pronti i pizzoccheri Igp: ora tocca all’Europa. La richiesta di indicazione geografica protetta per i “Pizzoccheri di Valtellina” è stata inviata a Bruxelles. Nei giorni scorsi il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali ha trasmesso alla Commissione Europea la richiesta di registrazione come Igp per la denominazione “Pizzoccheri della Valtellina”.
È il passaggio conclusivo di un lungo iter. Alla proposta di disciplinare Regione Lombardia ha dato parere positivo con decreto nel novembre del 2011 e la stessa procedura è stata presentata alla riunione di pubblico accertamento a Sondrio, nel gennaio del 2012. La Commissione Europea ora ha sei mesi di tempo per esaminare la richiesta e valutare se sono soddisfatti i requisiti previsti dai regolamenti europei.
Manca ancora il “sì” definitivo dell’Europa, insomma, ma il traguardo sembra proprio a portata di mano. «C’è voluta una lunga attesa, ma ora la strada è tutta in discesa: il parere di Roma rappresenta un passaggio decisivo», sottolinea con soddisfazione Fabio Moro, presidente del Comitato per la valorizzazione dei Pizzoccheri della Valtellina e titolare dello storico Pastificio di Chiavenna.
«Entrare a far parte del novero dei prodotti protetti e tutelati con il marchio Igp rappresenta sicuramente un grande valore aggiunto per un settore in crescita, espressione della gastronomia e della cultura di questo territorio. Certamente a breve assisteremo alla trasformazione dell’attuale comitato in consorzio e vedremo crescere il numero dei nostri associati, che attualmente sono cinque, ad esempio attraverso la presenza degli artigiani che producono sia pasta fresca, sia secca».
Al centro dell’attenzione, naturalmente, c’è l’aspetto geografico. Secondo la normativa europea, infatti, i prodotti Dop e Igp rappresentano l’eccellenza della produzione agroalimentare e sono ciascuno il frutto di una combinazione unica di fattori umani e ambientali, caratteristica di un determinato territorio.
Per questo motivo l’Ue detta regole precise per la loro salvaguardia, prevedendo l’istituzione di appositi regimi normativi di qualità, a tutela della buona fede dei consumatori, con lo scopo di dotare i produttori di strumenti concreti per identificare e promuovere meglio prodotti aventi caratteristiche specifiche, nonché proteggerli da pratiche sleali.
L’area di produzione dei “Pizzoccheri della Valtellina” è quella delimitata dai confini amministrativi della provincia di Sondrio.
Dopo anni di discussioni sulla legittimità di produzioni localizzate in altre zone della Lombardia, ora si avvicina una certezza. I “Pizzoccheri di Valtellina” Igp sono quelli della provincia di Sondrio. Nel 2014, il Tribunale delle imprese aveva stabilito che questo prodotto è soltanto valtellinese. Ora, dopo il via libera del Mipaf, si avvicina un altro riconoscimento significativo.
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