«I trasporti eccezionali, realtà essenziale. La normativa va subito semplificata»
L’allarme L’imprenditore Fernando Battazza: «Il settore è in sofferenza per il caro carburanti. Con il nuovo governo è necessario concordare una riforma che ci liberi da procedure inutili»
Il rischio è stato grosso, ma grazie all’emendamento approvato nell’ambito del decreto Aiuti bis è stato scongiurato e gli operatori del trasporto eccezionale hanno potuto tirare un sospiro di sollievo.
Il pericolo che il sistema collassasse, però, è stato enorme, almeno quanto la mancanza di buonsenso di un provvedimento (le Linee guida approvate dal ministro Giovannini) che caricava sulle spalle delle aziende l’onere di effettuare verifiche strutturali per accertarsi delle condizioni delle infrastrutture viabilistiche oggetto del loro passaggio.
Una soluzione inaccettabile, che avrebbe scaricato a valle le responsabilità per ogni sorta di problema di tenuta strutturale.
Tanto più considerato che la documentazione sarebbe stata da presentare ad ogni passaggio: non sarebbe infatti stato sufficiente disporre di analisi effettuate pochi giorni o settimane prima, per un analogo transito; sarebbe stato necessario produrre ogni volta una certificazione nuova.
Contro questa misura avevano preso posizione tutte le associazioni di rappresentanza degli autotrasportatori.
Anche a Olginate, all’azienda di autotrasporto Battazza, la preoccupazione è stata forte. «L’approvazione nel Dl Aiuti bis dell’emendamento proposto dalle associazioni di categoria e seguito dal senatore Paolo Arrigoni ha messo a riparo le nostre aziende e di conseguenza anche quelle manifatturiere, dal pericolo di una profonda crisi dovuta alla pubblicazione delle linee guida del ministro Giovannini – commenta il vicepresidente Fernando Battazza -. Queste avrebbero bloccato tutti quei trasporti in eccedenza di peso, salvo verifiche strutturali con oneri a carico del richiedente».
Il risultato ottenuto con l’inserimento dell’emendamento nel Dl Aiuti bis, ora in fase di ultimo passaggio in Senato, è per Battazza «veramente importante ed è la conseguenza, di competenza, impegno,determinazione e sacrificio, di lavoro continuativo per fare in modo di scongiurare assieme al mondo produttivo la paralisi dei trasporti eccezionali; questo avrebbe avuto drammatiche ricadute sulla produzione nazionale, già sofferente per la crisi energetica in atto. La proroga - conclude Battazza - è prevista fino al 31 dicembre 2022, quindi l’obiettivo deve necessariamente essere fare in modo che entro tale data venga formulata al nuovo Governo del Paese una proposta di riforma concreta e radicale sui trasporti eccezionali, tale da rivalutare un settore fondamentale nel e per il sistema economico, svincolandolo da tutte quelle procedure obsolete e inutili che creano solo disagi senza garantire un’attenta sicurezza stradale». Ieri è arrivata la notizia che Autostrade per l’Italia ha bloccato la concessione di nuove autorizzazioni per i trasporti eccezionali eccedenti le 44 tonnellate, almeno fino a quando l’emendamento non sarà in Gazzetta ufficiale.
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