Economia / Tirano e Alta valle
Giovedì 24 Gennaio 2019
I terrazzamenti in tv. “Linea Bianca” a Tirano scopre i muretti a secco
Grazie alla collaborazione di Fondazione Provinea. Il programma andrà in onda sabato 26 gennaio.
Tour de force per la troupe di Rai 1 che, nel giro di qualche giorno, ha girato riprese nella Media Valle da Aprica e Pian di Gembro fino a Tirano per la nota trasmissione “Linea Bianca”. Nel capoluogo abduano a farla da padroni sono stati i terrazzamenti della Valtellina. Grazie alla collaborazione di Fondazione Provinea, gli autori del programma hanno avuto occasione di ammirare il grande complesso dei terrazzamenti nella zona di Tirano ed hanno immediatamente deciso di inserire nella trasmissione uno specifico focus su di essi, parlando in particolare di come i nostri terrazzamenti siano pienamente rappresentati nella lista del patrimonio intangibile Unesco nell’ambito de “L’arte dei muretti in pietra a secco – conoscenza e tecniche”.
«Come noto i terrazzamenti valtellinesi costituiscono la più estesa area viticola terrazzata d’Italia – spiega la presidente di Provinea, Cristina Scarpellini - e il loro valore agronomico, il loro eccezionale impatto paesaggistico, la loro insostituibile funzione di presidio idrogeologico sono svolti principalmente grazie agli oltre 2.500 km di muretti a secco che sono stati costruiti nel corso dei secoli a comporre questo magnifico “paesaggio culturale”. Le riprese della Rai sono state effettuate nei pressi della chiesa di Santa Perpetua, sopra Tirano, dove i terrazzamenti sono tra i più antichi di quelli documentati in Valtellina, risalendo ad oltre 800 anni fa»
La grande esperienza di chi ha realizzato questo eccezionale “monumento” deve essere portata avanti anche oggi con una attenta opera di manutenzione: il conduttore di Linea Bianca Massimiliano Ossini, supportato dall’agronomo Roberto Bruni, si è infatti soffermato soprattutto sulla funzione dei terrazzamenti e sui lavori di manutenzione e di costruzione dei muri a secco che erano in corso nell’area.
In Valtellina (attraverso il percorso di operatore edile del Pfp, il Polo di formazione professionale) e nella vicina Valposchiavo sono in corso infatti da alcuni anni corsi di formazione per “Capire, realizzare e mantenere i muri a secco” che consentono appunto di recuperare e tramandare una tecnica (anzi un’arte), quella della costruzione a secco, insostituibile per la formazione del nostro paesaggio ed ancora di più per il riconoscimento della nostra identità.
Le riprese saranno trasmesse nel corso della puntata di Linea Bianca di sabato 26 gennaio, che inserirà anche qualche immagine tratta dal documentario “Rupi del Vino” di Ermanno Olmi.
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