Secondo il centro studi di Confcommercio Milano, Lodi, Monza Brianza, il 7% degli oltre 178 milioni di ricaduta economica del Gp di Monza ricadrà su Lecco. La quota lecchese (circa 12,5 milioni di euro) ricadrà sia sulle strutture ricettive e commerciali sul lago sia, in gran parte (80%, secondo Federalberghi Lecco), su quelle della Brianza Lecchese.
«Il Gp – afferma Severino Beri, presidente di Federalberghi Confcommercio Lecco – è sempre stato un evento che ha coperto in modo importante il nostro territorio, in quanto fra chi viene per la tre giorni monzese di Gp c’è una fascia di clientela alto spendente che prenota week end lunghi in alberghi di fascia alta». Oltre al dato economico che anche quest’anno genererà fatturati importanti, ad aiutare la scelta di strutture nel Lecchese è anche il richiamo del lago che, «ad esempio – afferma Belgeri – nella visione di un americano che va a Monza per il Gp ha un richiamo molto forte ed è percepito come logisticamente molto vicino rispetto all’autodromo».
Il Gp dà esercita dunque una bella promozione per il territorio e costituisce un ulteriore aiuto a una stagione turistica che sta andando molto bene: «Gli eventi pubblici rilevanti portano un forte impatto economico, com’era accaduto con Nameless, certamente minore rispetto al Gp ma importantissimo per il territorio».
Il Gp con la gara dell’1 settembre cadrà in quella che è ancora stagione turistica altissima, con un livello di prenotazione già molto alto di camere d’albergo: «Non mancano gli appassionati che in vista del Gp prenotano mesi prima per assicurarsi le camere, sul lago si riesce comunque a dare risposta ma non è raro che i clienti vengano orientati su alberghi della Brianza lecchese. In momenti di forte richiesta abbiamo anche indirizzato clienti in alta Valtellina, ma nessuno mai rinuncia al soggiorno. L’importante è avere tanti ospiti sul territorio, riempire le strutture e lavorare».
Nella stima di Confcommercio l’indotto si distribuirà in modo omogeneo tra le voci ’alloggiò (33% della spesa totale, 59 milioni di euro) e ’shopping’ (30% della spesa totale, 53,6 milioni di euro), con circa 300.000 appassionati previsti che si distribuiranno tra Monza, Milano, Lecco e Como. La terza voce di spesa riguarda la ristorazione che rappresenta il 16% della spesa totale pari a 28,6 mln di euro, seguita dai biglietti di ingresso che rappresentano il 15% della spesa turistica pari a 26,8 milioni di euro e infine “Trasporti e parcheggio» che ricoprono il 6% della spesa totale (10,7 milioni di euro).
«L’indotto turistico del Gran Premio D’Italia – spiega una nota di Confcommercio - porterà benefici, oltre alla Brianza, anche alle province confinanti, a partire dall’area metropolitana di Milano. Il 51% della spesa turistica pari a 91,6 milioni di euro rimarrà nella provincia di Monza e Brianza, il 30% pari a 54,5 milioni arriverà nella città metropolitana di Milano, l’11% pari a 19,4 milioni di euro andrà nella provincia di Como, il restante 7% si distribuirà tra Lecco e le altre province lombarde».
© RIPRODUZIONE RISERVATA