Economia / Sondrio e cintura
Venerdì 23 Settembre 2016
«Giochi olimpici, mettiamoci in pista con l’Engadina»
In vista del referendum oltre confine Gigi Negri, del Consorzio Terziere Superiore, lancia l’idea: «Organizziamo le Olimpiadi della Macroregione alpina»
L’Engadina vuole le Olimpiadi invernali e in Valtellina si rilancia la proposta dello sport senza confini: «Possiamo organizzare i Giochi olimpici della Macroregione alpina». Il Governo dei Grigioni ha deciso di sottoporre al Gran Consiglio per la sessione di dicembre 2016 un messaggio relativo alla candidatura del proprio Cantone per l’organizzazione dei giochi olimpici e paralimpici invernali 2026. Se il Gran Consiglio darà il proprio consenso alla candidatura, il 12 febbraio 2017 avrà luogo la votazione popolare. Mentre a Roma si litiga per le Olimpiadi del 2024 bocciate dal Comune e varie altre Regioni d’Italia sono pronte ad approfittarne, oltreconfine si fa sul serio. Le organizzazioni dell’economia grigionese hanno consegnato al Governo il dossier definitivo. Sulla base di questo documento, che dovrà essere ulteriormente sviluppato, con il messaggio al Gran Consiglio si chiederà un credito d’impegno lordo di 25 milioni di franchi per la presentazione di una candidatura grigionese e la partecipazione al processo di candidatura internazionale.
La Valtellina non sta a guardare, anche se per ora l’idea viene formulata da operatori del turismo e non dai rappresentanti delle istituzioni. Nei mesi scorsi, in occasione di un incontro dedicato ai Mondiali che si terranno nel prossimo mese di febbraio, al Kempinsky di Sankt Moritz era stata lanciata da vari interlocutori l’idea delle Olimpiadi Engadina-Valtellina. Uno scenario che a sud delle Alpi Retiche continua a piacere. «Resta validissimo per la Valtellina, a cominciare dai posti di lavoro e dalla visibilità mondiale che potrebbe garantire – assicura da Tirano il direttore del Consorzio turistico Terziere Superiore Gigi Negri -. L’obiettivo dev’essere quello di unire le forze: Engadina più Valtellina. Sarebbero le Olimpiadi della Macroregione alpina. Due territori splendidi, complementari, se si uniscono per un evento mondiale possono fare il botto».
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