Economia / Tirano e Alta valle
Domenica 22 Settembre 2013
Gambro acquisita da Baxter
L’Antitrust dà il via libera
L’azienda farmaceutica di Sondalo fa parte della multinazionale Usa
Nasce un gruppo industriale nel Tiranese di quasi 700 dipendenti
Adesso è ufficiale: la Baxter ha acquistato la Gambro. L’antitrust americana e quella europea hanno dato l’ok ad un ‘operazione conclusa mesi fa, ma che aveva questa spada di Damocle.
Un accordo a livello mondiale , saranno circa 50 mila i dipendenti Gambro a finire a libro paga Baxter, che ha strette ripercussioni anche sul nostro territorio visto che gli stabilimenti di Baxter e Gambro sono pure vicinissimi nel Tiranese. Sono meno di 20 km quelli che separano lo stabilimento Baxter di Grosotto da quello Gamrbo di Mondadizza, frazione sondalina. Dopo aver acquisito nel 1997 la Bieffe che fu fondata dal compianto Francesco Siccardi e apri a Grosotto nel 1974, gli americani di Baxter allargano il loro impero anche Sondalo. A Grosotto sono circa 440 i dipendenti dell’azienda farmaceutica, a Sondalo dovrebbero essere sulle 220 unità.
Ufficialmente nessuno commenta lo storico accordo. Alla Baxter fanno sapere che le decisioni giungono dall’America e anche alla Gambro nessuno dice nulla su una decisione, che è stata comunicata ufficialmente ai dipendenti di entrambi gli stabilimenti. Per loro non dovrebbe cambiare nulla, almeno nello stretto immediato. Anzi magari come è successo alla Bieffe che col passaggio alla Baxter ha visto aumentare la pianta organica del 20%, ci potrebbero essere nuove assunzioni, almeno la precedente operazione valtellinese invita all’ottimismo.
Nel periodo intercorso fra il 2004 e il 2010 Baxter Grosotto ha effettuato investimenti per 21 milioni di euro, mentre l’ammontare previsto per il 2010- 2013 è di 18 milioni di euro. Due colossi farmaceutici quindi uniranno le forze. Il fatturato è di circa 60 milioni di euro per l’azienda grosottina. Baxter oltre allo sviluppo della produzione punta anche al benessere dei dipendenti come tutti a Grosotto hanno sperimentato come mesi dedicati alla salute del personale.
La salute dell’azienda come manifesta l’operazione compiuta è ottima. Un’operazione che indica la volontà dell’azienda americana di restare in Valtellina, mentre mesi fa c’erano voci di un possibile trasferimento della produzione in una sede irlandese. Per fortuna di Grosotto poi sono intervenuto delle vicissitudini in Irlanda che hanno spinto Baxter a restare in Valtellina. Se per Baxter l’orizzonte è sereno meno lo resta un’altra azienda farmaceutica della zona, l’Haemopharf di Tovo.
La trattativa col Comune di Tovo per sbloccare il Pgt ed inserire il nuovo capannone che farebbe raddoppiare le assunzioni non decolla e quindi il gruppo presieduto da Paolo Gobbi Frattini potrebbe effettivamente lasciare l’Italia per l’estero come minacciato. Una sola nube per Baxter. Ora molte grandi aziende americane che avevano investito all’estero stanno rientrando in patria grazie alle agevolazioni del governo Obama. Chissà se Baxter resisterà alla tentazione di tornare ad avere la propria produzione esclusivamente negli States. Quella si sarebbe una gran brutta notizia per lo stabilimento di Grosotto che è il secondo in Provincia per numero di dipendenti.
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