Economia / Morbegno e bassa valle
Martedì 24 Aprile 2018
Galbusera, l’addio del Cavalier Mario
MorbegnoStimato imprenditore, ha fondato l’industria dolciaria più famosa della provincia di Sondrio
Aveva 93 anni - Due anni fa a Cosio l’ultimo discorso ai dipendenti per un premio: «Il più bello mai ricevuto»
Si è spento ieri nel tardo pomeriggio all’età di 93 anni Mario Galbusera, morbegnese, cavaliere del lavoro, stimato e amato imprenditore fondatore dell’industria dolciaria più famosa della provincia di Sondrio. L’annuncio è stato comunicato ai dipendenti ieri sera verso le 19,30.
Nato il 21 giugno del 1924 nella città del Bitto, il “signor Mario” - com’era conosciuto da tutti i suoi dipendenti - ha dedicato 60 anni all’azienda di famiglia. Figlio di un pasticciere, fin da giovane ha lavorato con il fratello Enea per far crescere l’attività artigianale del padre Ermete. Partita dal laboratorio di Morbegno nel retro del caffè-pasticceria di proprietà della famiglia, l’attività diventa in seguito una vera e propria industria.
Lunga storia
La storia della Galbusera inizia nel 1938 quando Mario ed Enea Galbusera sfornano i biscotti più apprezzati della Valtellina, con attenzione per la genuinità degli ingredienti e grande passione. È alla fine della seconda guerra mondiale che la fama dei biscotti Galbusera aumenta e con essa anche il successo che porta alla nascita del primo stabilimento.
Negli anni ’60 Galbusera arriva in tutto il nord Italia: nascono gli Zalet - primi frollini di una lunga serie di biscotti – e viene costruito il nuovo impianto di Cosio Valtellino. Con gli anni ’70 l’impianto della Bassa Valtellina cresce fino a occupare un’area di quasi 50mila metri quadrati che dà lavoro a 300 dipendenti. Qualche anno più tardi viene fondata la sede di Agrate Brianza. Negli anni 90 Galbusera si consolida e si espande con la nascita della linea Speciali Salute: una gamma di prodotti per un’alimentazione sana.
I riconoscimenti
Numerosi sono stati negli anni i riconoscimenti all’attività imprenditoriale portata avanti con tenacia, lungimiranza e umanità da parte di Mario Galbusera: nel 2002 il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi lo nomina Cavaliere del lavoro; nel 2004 riceve il Premio Lombardia per il lavoro da parte di Regione Lombardia. Nel 2012 è il Comune di Cosio Valtellino a tributargli l’Ambrogino d’oro come «imprenditore lungimirante e uomo sensibile alle famiglie in difficoltà. Senza di lui, Cosio Valtellino non sarebbe il paese che è oggi». In quell’occasione Mario Galbusera dedicò il riconoscimento a familiari e lavoratori dell’azienda.
L’ultima uscita pubblica di Mario Galbusera risale a due anni fa, quando furono i suoi dipendenti a volerne celebrare l’impegno e l’umanità con una cerimonia informale che si svolse negli spazi della mensa aziendale.
«In carriera ho ricevuto diversi premi - disse in quella occasione - ma il vostro è quello che più mi fa felice e mi commuove». Alla presenza dei figli e della moglie Graziella, presenza discreta, paziente e forte alla quale lo stesso Mario ha sempre riconosciuto il ruolo occupato in tanti anni al suo fianco, Mario Galbusera disse commosso: «Per salire in alto qualcuno deve tenere la scala, questo è stata mia moglie per me». E non dimentico – disse rivolto ai dipendenti – quando, mentre realizzavo lo stabilimento di Cosio Valtellino, i lavoratori di Morbegno del turno della mattina tornavano ad aiutarmi a avviare questo impianto».
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