Economia / Valchiavenna
Giovedì 08 Gennaio 2015
Frisia di Piuro torna appetibile, asta a fine mese
L’azienda di acque minerali a un anno e mezzo dal fallimento è stata rimessa in carreggiata. Il curatore fallimentare: «Siamo ripartiti, vogliamo guardare al futuro con maggiore speranza».
Alla Frisia si avvicina il momento dell’asta per l’affitto. E da Santa Croce di Piuro c’è una buona notizia: gli imprenditori interessati all’acquisto dell’azienda di acque minerali non mancano.
Dopo più di un anno di incertezze e vicissitudini, nell’ottobre del 2013 il Tribunale di Sondrio ha decretato il fallimento della società attribuendo l’incarico di curatore fallimentare al commercialista chiavennasco Giuseppe Gentile.
Alla fine del 2013, il giudice delegato alla procedura, Luca Fuzio, aveva autorizzato l’esercizio provvisorio d’impresa, con una durata di un anno.
L’obiettivo era riprendere l’attività produttiva, cercare di riconquistare la clientela e mantenere unite le maestranze, in modo da potere vendere un’azienda viva e in grado di destare un maggior interesse nei potenziali futuri acquirenti.
«Dopo un anno di esercizio provvisorio l’azienda è ripartita - premette Gentile -. Ora Frisia è in grado di produrre e di potersi riproporre sul mercato. Solo sei mesi fa abbiamo riallacciato - con tutta l’umiltà necessaria - i contatti con i clienti, dopo che tutto era fermo ormai da due anni».
Ogni soggetto interessato a partecipare alla procedura competitiva per l’affitto deve presentare entro le 12 del 26 gennaio la propria proposta. La scelta si baserà sul piano industriale e sulla garanzie previste dalla legge fallimentare in tema di investimenti e di garanzie per le maestranze.
Le offerte pervenute verranno aperte e valutate il giorno dopo. L’aggiudicatario sarà l’imprenditore che avrà effettuato l’offerta economicamente più alta e comunque ritenuta più vantaggiosa e conveniente in considerazione del piano industriale presentato.
Al soggetto che risulterà aggiudicatario verrà contrattualmente riconosciuto un diritto di prelazione convenzionale per l’acquisto dell’azienda. La mancata partecipazione dell’aggiudicatario alla successiva gara per la vendita comporterà, oltre all’applicazione di una penale, il venir meno del diritto di prelazione.
Il contratto d’affitto verrà sottoscritto con il soggetto aggiudicatario nel termine di 20 giorni dalla aggiudicazione, previa verifica della veridicità delle dichiarazioni rese nell’offerta.
L’affitto dell’azienda avrà decorrenza dalla stipula del relativo atto notarile e potrà essere rinnovato, per un analogo periodo di sei mesi, alle medesime condizioni, nel caso in cui, entro il termine di scadenza del contratto, non venga portata a termine, con esito favorevole, la procedura di vendita.
«Sulla carta gli interessati, provenienti da tutta Italia e in prevalenza dal Nord del Paese, sono tanti - aggiunge fiducioso Gentile -. Ora spero che tutte le manifestazioni di interesse si concretizzino in offerte concrete, in modo che le si possa prendere in considerazione dal 27 gennaio. Abbiamo il compito di verificare con la massima attenzione il contenuto delle proposte e l’identità di coloro che si faranno avanti. L’obiettivo è fare in modo che Frisia venga gestita da persone al di sopra di ogni sospetto e con un profilo etico. Per Frisia desideriamo un futuro sano da ogni punto di vista».
Per quanto riguarda i diciassette lavoratori, è stata presentata la richiesta di Cigs per fallimento in un’ottica di ripresa dell’attività a novembre. Ora si è in attesa dell’approvazione dal ministero del Lavoro.
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