Forum Regionale per lo sviluppo sostenibile: a Sondrio istituzioni e territorio a dialogo

Tema principale scelto per questa edizione, l’economia circolare che, nel caso di Sondrio, è stata messa in relazione a sport e turismo che rappresentano quella vocazione territoriale che i Giochi olimpici valorizzeranno

Se sostenibilità ed economia circolare sono la cornice che tiene insieme ambiente, sport e turismo, le Olimpiadi del 2026 ne saranno l’esempio più evidente. Si è parlato di questo stamattina nella sala degli encausti di palazzo Muzio dove è andata in scena la terza tappa del Quinto Forum Regionale per lo sviluppo sostenibile, evento che ogni anno apre le porte al dialogo tra istituzioni e territorio sul futuro della Lombardia.

Tema principale scelto per questa edizione, l’economia circolare che nel caso di Sondrio è stata messa in relazione proprio a sport e turismo che rappresentano quella vocazione territoriale che i Giochi olimpici valorizzeranno. «Le Olimpiadi invernali stanno tracciando un nuovo standard di attenzione alla sostenibilità negli eventi sportivi e nelle infrastrutture ha detto l’assessore regionale all’Ambiente e Clima Giorgio Maione aprendo la giornata -. E la Lombardia darà una grande dimostrazione a tutto il mondo di cosa sia lo sviluppo sostenibile».

«La transizione verso la sostenibilità - ha aggiunto Maione -  non è un tema solo ambientale, ma riguarda tutti gli aspetti del nostro sistema di vita. Sport e turismo sono temi che incontrano la questione della sostenibilità in molti punti. Un turismo che limita l’impatto sul territorio è la chiave per una crescita sostenibile. L’economia circolare rientra in questa visione come un potente strumento per ridurre gli impatti delle attività senza limitarne il valore; favorisce le produzioni locali e l’indipendenza da materie prime importate, creando posti di lavoro sul territorio; e aiuta a mantenere la qualità dell’ambiente, che è tra i motori dell’attrattività di tante mete. L’attenzione alla sostenibilità è già oggi un criterio di scelta per le mete turistiche».

A parlare del caso valtellinese come emblematico di sostenibilità è stato anche l’assessore di “casa”, Massimo Sertori. «Quelle del 2026 saranno, per la prima volta nella storia, Olimpiadi diffuse - ha detto il referente a Enti locali, Montagna, Risorse energetiche e Utilizzo Risorsa idrica - perché l’obiettivo era quello di renderle sostenibili, e quindi potenziare gli impianti già esistenti. Infatti le opere utilizzate per i Giochi Olimpici, rimarranno come legacy anche dopo l’evento olimpico. Naturalmente questo è più faticoso da un punto di vista organizzativo essendo coinvolte Milano, Cortina, la Valtellina e le Dolomite ma crediamo fortemente nella sostenibilità e il nostro dossier è stato premiato anche per questo».

Come esempio di economia circolare Sertori ha portato quello dei «terrazzamenti vitati che sono stati costruiti dai nostri avi e che consentono un ciclo chiuso: coltivare la vite, produrre il vino ma anche salvaguardare il territorio dal dissesto idrogeologico. Non voglio dire che la Valtellina vada verso l’autarchia, ma certo sull’economia circolare ha molto da dire».

«Sport e turismo - ha detto Mauro Piazza, sottosegretario alla presidenza della Regione Lombardia con delega all’Autonomia e Rapporti con il Consiglio Regionale - sono le parole chiave che legano l’alleanza che c’è tra le Province di Lecco e di Sondrio. Con questa tappa territoriale,  abbiamo l’opportunità di fare ulteriormente sistema tra i nostri territori all’insegna della sostenibilità. Questa è una giornata importante per darci degli obiettivi, a livello provinciale e a livello regionale, per trovare ulteriori legami tra sport, turismo e ambiente, per trovare tecniche sempre più sostenibili legate alle opere e per coinvolgere le persone in un rinnovato concetto di cultura ambientale che non si basa sull’ideologia, ma sul pragmatismo e sulla necessità di fare rete tra istituzioni, imprese e cittadini, il tutto per essere pronti per il grande evento olimpico di Milano Cortina 2026».

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