Fondazione Badoni, supporto alle scuole per laboratori e formazione. Rinnovato il CdA

La recente riunione del Consiglio di Amministrazione della Fondazione per la salvaguardia della cultura industriale - A. Badoni ha sancito l’ingresso di alcuni nomi nuovi nel CDA, che risulta ora composto dal Presidente Antonio Bartesaghi e da Sergio Arcioni, Federico Ascari, Giovanni Dell’Era, Mario Goretti, Mario Moro, Giacomo Riva, Lorenzo Riva, Aristide Stucchi. Segretario Generale è Stefania Palma.

Uno dei primi impegni ufficiali del Consiglio sarà valutare, con la prossima riunione prevista a breve, i progetti ricevuti in questi mesi per il bando Supporto alle scuole per il finanziamento dei laboratori e di progetti orientati verso i fabbisogni professionali del territorio lanciato negli scorsi mesi dalla Fondazione A. Badoni.

Accessibile da parte degli Istituti Tecnici - per gli ambiti meccanica, meccatronica ed energia; elettronica ed elettrotecnica; informatica e telecomunicazioni; chimica, materiali e biotecnologie; agraria, agroalimentare e agroindustria -, dagli Istituti Professionali - per le aree produzioni artigianali e industriali; manutenzione e assistenza tecnica - e dai Centri di Formazione Professionale - per gli ambiti operatore/tecnico del legno; operatore/tecnico elettrico; operatore meccanico; operatore/tecnico informatico; operatore/tecnico produzioni chimiche; tecnico per la programmazione e gestione degli impianti di produzione; tecnico per l’automazione industriale – il bando mette a disposizione fondi per l’acquisto di attrezzature e macchinari destinati al rinnovamento dei laboratori scolastici o per sostenere progetti focalizzati sulla formazione dei profili professionali maggiormente richiesti dal sistema produttivo.

“È sin dalla sua nascita – evidenzia il Presidente Antonio Bartesaghi - che con varie modalità la Fondazione eroga contributi alle scuole per l’acquisto di attrezzature laboratoriali. Fra le diverse iniziative cito due bandi molto simili all’attuale che, nel 2019 e nel 2022, hanno visto la Fondazione attivarsi per iniziative di sostegno ai laboratori tramite l’acquisto di macchinari e strumentazioni. Oggi la difficoltà nel reperire figure professionali con profili tecnici specifici e la necessità di nuove e aggiornate competenze vengono segnalate in misura sempre maggiore dalle imprese e ci hanno spinti a renderci nuovamente disponibili, con un impegno significativo dal punto di vista delle risorse economiche”.

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