Economia / Sondrio e cintura
Martedì 18 Agosto 2015
Folini e il vino puzzle contro l’abbandono dei vigneti
Nata nel 2008 a Chiuro, l’azienda cresce. Appezzamenti tra Chiuro, Teglio, Ponte e Sondrio. Presentata ad Expo come ricetta anti-crisi per i giovani
Più che «vino puzzle», come qualcuno lo ha ribattezzato, la si potrebbe chiamare «azienda puzzle» quella di Francesco Folini e del padre Renato, nata a Chiuro nel 2008 e che ha continuato a crescere in questi anni. Tanto da essere arrivata nel 2015 ad un totale di 6 ettari e mezzo. La particolarità? La coltivazione è davvero come un puzzle suddivisa com’è in 30 appezzamenti nel territorio di Chiuro e di Teglio, con una piccola vigna anche a Ponte in Valtellina, a Poggiridenti ed anche a Sondrio. «Il vino che produciamo è il Valtellina superiore Valgella Dos Bel – precisa Francesco Folini -, ma effettivamente la nostra potrebbe essere chiamata azienda puzzle. Può essere considerato uno svantaggio quello di spostarci da una parte all’altra per poter coltivare e curare i vigneti. Ma per noi è una vera e propria missione, oltre che un lavoro: vogliamo cercare di “tenere in piedi” le vigne che altri hanno abbondonato per anzianità o perché non hanno tempo. Ci sono tanti ragazzi che fanno un altro lavoro o sono diventati papà e non riescono a seguire la vigna di famiglia dopo la morte del padre. Io e mio papà siamo viticoltori di professione e molti conoscono anche la filosofia con cui lavoriamo: cerchiamo di capire cosa ci dice la natura, evitando di utilizzare prodotti che possono nuocere e soprattutto vogliamo arrivare ad una produzione la più sana e naturale possibile. È così che alcuni proprietari di appezzamenti ci hanno chiesto di coltivare le loro proprietà ». Da qui il curioso “puzzle” citato anche in occasione di Expo da Coldiretti a livello nazionale come una ricetta anti-crisi proposta dai giovani viticoltori.
Leggi l’approfondimento sull’edizione del 18 agosto de La Provincia di Sondrio
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