Economia / Sondrio e cintura
Giovedì 03 Ottobre 2013
Fojanini, la tecnologia
applicata alle mele
Innovazione e analisi d’avanguardia alla fondazione Fojanini che, per voce dell’esperto che si occupa del comparto delle mele, Luca Folini, parla di un «lavoro enorme» in atto sul frutto
Innovazione e analisi d’avanguardia alla fondazione Fojanini che, per voce dell’esperto che si occupa del comparto delle mele, Luca Folini, parla di un «lavoro enorme» in atto sul frutto.
Le ultime novità sono due strumenti che la Fojanini sta utilizzando per l’analisi delle mele: il Diameter strumento innovativo che fornisce l’indice di maturazione senza distruggere le mele e la Pinprenelle, macchina che serve sempre per la maturazione ma dà anche dati di qualità, durezza, zuccheri, acidità, peso per singolo frutto.
«Abbiamo in dotazione da pochi mesi due D (costo 5mila euro l’uno) che è uno strumento moderno e funzionale, quasi unico in Italia – spiega Luca Folini -. Il Diameter analizza la clorofilla sul frutto e, in base a questo, si possono costruire le curve di maturazione capendo quando la mela è pronta. Va usato più volte e su più annate per monitorare il comportamento delle mele. Nel caso della Pimprenelle, che abbiamo noleggiato per il secondo anno visto che il costo d’acquisto sarebbe inarrivabile, le mele vengono invece aperte per poter essere analizzate. Si analizza il campione e la singola mela. Le analisi hanno riguardato finora 3.700 mele, ma arriveremo entro la fine di ottobre a 6mila».
Inoltre la Fojanini può disporre di 1.500 piante ottenute con incrocio fatto dai tecnici della Fondazione da cui potrebbero uscire nuove mele, per non parlare del campo di Postalesio con 500-600 piante nuove e varietà di nuova concezione, che sarà – dal prossimo anno - il frutteto dimostrativo dove saranno chiamati gli esperti a livello internazionale per il settore della potatura. «Quest’anno abbiamo realizzato due campi con più di 700 piante – prosegue Folini -: oltre ai 6 campi presenti nella zona di Ponte, abbiamo creato un nuovo campo di mille metri nel Tiranese, sopra al Campone. In generale abbiamo in prova più di 150 varietà, di cui ne seguiamo in modo diretto e curativo più di 80-100. All’interno di questa gamma stiamo lanciando, a livello italiano e non solo, 4-5 varietà potenzialmente interessanti che probabilmente nei prossimi anni usciranno. Si parla di nuove Gala, varietà estiva, e di altre 3 o 4 varietà. Una di queste è completamente nuova: si tratta di una rossa, dalla tipologia molto simile a Pink Lady, buona, che si comporta bene e colora tanto. Abbiamo un campo di 1300 piante, fra i pochi così grandi in Italia». La ricerca punta a migliorare la qualità del prodotto, ad ottenere mele più croccanti, più durature nella conservazione in cella, a varietà ottenute con incrocio che resistono ai patogeni ed, infine, a ridurre l’impatto ambientale.
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