Festa delle Imprese, Rocchitelli: «Servono più investimenti nella formazione»

Quello dell’inverno demografico, nel nostro Paese, “è un tema sul quale gli imprenditori devono riflettere seriamente”. Lo ha sottolineato Laura Rocchitelli, presidente e ceo di Rold nonché presidente di Its Lombardia Meccatronica, nel corso della “Festa delle Imprese” 2024, organizzata da La Provincia di Lecco e Unica Tv nella serata di lunedì 2 dicembre.

Intervistata da Guido Lombardi, responsabile del palinsesto giornalistico dell’emittente televisiva e del sito web laprovinciaunicatv.it, Rocchitelli ha evidenziato la necessità - che si farà sempre più stringente, con il passare del tempo - di “integrare persone che provengano dall’esterno, facendo però in modo che siano già pronte per l’ingresso nel mondo del lavoro”. Tra calo delle nascite, invecchiamento della popolazione attiva e giovani in fuga all’estero, infatti, “l’Italia ha sempre più bisogno di lavoratori e imprenditori stranieri”.

Il calo demografico “è un trend che amplifica la necessità di una gestione efficace dei flussi migratori per compensare la carenza di forza lavoro, soprattutto in settori strategici dell’economia”, ha osservato Rocchitelli, che ha anche affrontato il tema dell’attrattività aziendale verso le nuove generazioni: “Alcune attività non hanno ancora capito il valore del sapersi raccontare – ha osservato la ceo di Rold – Da un lato, infatti, abbiamo oggi belle aziende, belle fabbriche, al passo con i tempi; dall’altro, però, spesso la percezione dei giovani è quella dell’azienda come di un luogo “sporco”, antico, o di sola fatica. Ad oggi, invece, gli stabilimenti sono fatti di tecnologia e innovazione: questo è il messaggio che deve essere trasmesso. Gli imprenditori devono saper comunicare le loro tante anime, diverse e fondamentali”.

Anche perché, specie dopo il Covid, le priorità delle nuove generazioni, che si affacciano al mondo del lavoro, sono cambiate: “Non si parla più solo di stipendio – ha evidenziato Rocchitelli – Ma anche e soprattutto di tempo libero, tempo per gli affetti, sensibilità a tematiche ambientali, possibilità di smart-working. Ormai, è il lavoratore che sceglie l’azienda e non viceversa”.

Formazione e innovazione, dunque, sono legate da un filo indissolubile. “Fino a cinque anni fa, in molti non sapevano neppure cosa fosse lo smart-working – ha proseguito la presidente dell’Its – Ad oggi, invece, è quasi la prassi ed è qualcosa di interessante, che viene tenuto in considerazione dai lavoratori. Non esiste più solo l’elemento retributivo, non è più l’unico parametro, perché il tempo è essenziale”. Proprio per questo, la tendenza sarà sempre di più quella di lavorare per obiettivi, “una precisa qualità che sempre più aziende richiedono”.

L’economia italiana, in questo momento, “sta dando più punti di domanda che segnali”, secondo Rocchitelli. “Chi ci governa dovrebbe capire qual è il vero valore del nostro Paese, ossia le persone, e dovrebbe investire molto di più nel mondo della formazione – ha evidenziato – Il nostro sistema formativo non è il peggiore, ma può sicuramente essere migliore di così. L’istruzione e la formazione devono essere al passo con i tempi, e i docenti potersi aggiornare costantemente, perché il mondo corre velocemente”. L’Italia non scoraggia i giovani a scommettere, a creare impresa, “ma non aiuta come in altri Paesi”: “Le opportunità ci sono, però, a causa dell’incertezza di alcune regole, di alcune leggi, si ha paura di rischiare – ha chiosato Laura Rocchitelli – Spetta quindi a noi aziende anche questo compito di incoraggiare, facendo da esempio per chi ha una mentalità imprenditoriale e ha il desiderio di mettersi in gioco”.

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