«Estate positiva in alpeggio», il bilancio del Consorzio di tutela formaggi Valtellina casera e bitto dop

Nonostante una partenza ritardata a causa del maltempo – dice Marco Deghi, presidente del Consorzio - i primi responsi sono pertanto positivi: prevediamo una produzione del bitto in linea con il 2023 e un aumento di circa l’8% per il Valtellina casera

Estate positiva, seppur partita in ritardo, produzioni in linea con lo scorso anno e, anzi, in crescita per quanto riguarda il casera. Con una Mostra che si apre, quella del bitto, un convegno di altissimo livello, come quello di The European House, per il Consorzio di tutela formaggi Valtellina casera e bitto dop è il momento migliore non solo per confrontarsi all’interno del comparto, ma anche per stilare un primissimo bilancio della stagione in alpeggio e tracciare le stime in vista della fine dell’anno.

«Nonostante una partenza ritardata a causa del maltempo – dice Marco Deghi, presidente del Consorzio - le condizioni del pascolo, e quindi dell’erba in alpeggio, si sono mantenute buone per tutta l’estate. I primi responsi sono pertanto positivi, in qualità e quantità, anche grazie ai percorsi di valorizzazione avviati sul bitto che stanno portando i loro risultati. Prevediamo una produzione del bitto in linea con il 2023 e un aumento di circa l’8% per il Valtellina casera. Siamo fiduciosi: questo in generale è un momento favorevole per i nostri formaggi, che, pure per merito delle azioni di promozione, crescono in notorietà».

In questo quadro si inserisce la Mostra del Bitto che costituisce per il Consorzio un momento chiave per scoprire le migliori produzioni casearie dop dell’annata 2024, ma soprattutto un momento di confronto sempre più strategico per fare il punto sul comparto e tracciare gli scenari futuri, grazie ad un evento di alto profilo come quello di The European House che vuole gettare luce sul valore aggiunto portato dalle dop al sistema lattiero caseario e ai territori di montagna.

«Per quanto ci riguarda - sottolinea Deghi - possiamo dire di essere ottimisti per le nostre produzioni che, pur essendo di nicchia, visti i numeri rappresentano un asset economico importante per la Valtellina, con 13,8 milioni di euro alla produzione, sostenuto grazie al lavoro di 160 aziende agricole, 13 produttori di Valtellina casera e circa 50 alpeggiatori».

Le due dop rappresentano 650 posti di lavoro. La stagione estiva del bitto ha coinvolto più di 11mila gli ettari di pascoli e prati che hanno ospitato circa 3.000 bovine da latte e 300 capre, per rinnovare il rito estivo della transumanza e dar vita al formaggio a latte crudo tra i più antichi d’Italia, prodotto da fine giugno a settembre tra i 1.400 e i 2.300 metri d’altitudine. Domani e dopodomani a Morbegno saranno un centinaio le produzioni di bitto dop, Valtellina casera dop, scimudin e latteria in lizza nel concorso organizzato proprio dal Consorzio.

Un’occasione unica quella della Mostra per degustare le due dop simbolo della Valtellina, ma anche per fare esperienza presso lo stand del Consorzio del mondo del Bitto e degli alpeggi, in compagnia di produttori ed esperti. Ricco il programma della Mostra, realizzata in collaborazione con il Consorzio di tutela, e numerosi gli appuntamenti previsti: si va dalle degustazioni in compagnia degli assaggiatori Onaf, come le verticali di bitto dop e vini delle Alpi e la “Degustazione bendata di formaggi dop in cantina”, alle degustazioni a lume di candela tra formaggi vini e giochi di luce, all’abbinamento “dolci e formaggi”. Senza dimenticare le degustazioni a cura del Distretto agroalimentare di qualità della Valtellina.

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