Edilizia, agroalimentare e servizi sociali: a Sondrio si cercano lavoratori in questi settori

Operai specializzati delle lavorazioni alimentari, quelli addetti alle rifiniture delle costruzioni, alle costruzioni e al mantenimento delle strutture edili, oltre alle professioni qualificate nei servizi sanitari e sociali.

Nell’ipotetico borsino del personale che manca e che è anche il più difficile da trovare in provincia di Sondrio a spiccare sono le professioni dei settori alimentari, dell’edilizia e del socio sanitario che sono ai primissimi posti con percentuali tutte superiori al 76% e che nel caso degli operai specializzati nelle lavorazioni alimentari arrivano quasi al 97%. Sono in calo, invece, le ricerche senza fortuna degli addetti alla ristorazione (44%) che erano invece particolarmente elevate prima dell’estate.

La conferma di una “fame” che non si placa denunciata a più riprese dalle imprese arriva dai dati di luglio e del trimestre luglio-settembre del bollettino del Progetto Excelsior, realizzato da Unioncamere in accordo con l’Agenzia nazionale politiche attive del lavoro (Anpal) con lo scopo di indagare le previsioni di assunzioni e i fabbisogni professionali delle imprese. I risultati sono stati pubblicati contestualmente all’apertura dell’indagine che scandaglia le previsioni di assunzioni e i fabbisogni professionali per il trimestre settembre - novembre, quello cioè che porta all’avvio della stagione turistica invernale.

Complessivamente la percentuale di difficile reperimento del personale in provincia di Sondrio si attesta al 48%, un po’ più basso del 48,4% dichiarato complessivamente in Italia: il picco con il 68% nel macro settore degli operai specializzati e conduttori di impianti e macchine, il livello più basso (26%) per le professioni non qualificate. A livello nazionale il borsino delle professioni complicate da trovare segnala gli operai addetti a macchinari dell’industria tessile e delle confezioni (77,8%), gli operai specializzati addetti alle rifiniture delle costruzioni (75,6%), i fonditori, saldatori, lattonieri, calderai, montatori di carpenteria metallica (74,1%), i fabbri ferrai costruttori di utensili (71,8%) e i meccanici artigianali, montatori, riparatori, manutentori macchine fisse e mobili (71,4%).

Difficili da reperire anche i tecnici della gestione dei processi produttivi di beni e servizi e i tecnici della salute (entrambi al 66%). Quanto ai titoli di studio richiesti per gli ingressi previsti a luglio in provincia di Sondrio nelle top 4 ci sono le qualifiche di formazione o diploma professionale (58%) con gli operatori delle cure estetiche in testa, seguite dalla scuola dell’obbligo (19,4%), dai diplomi di formazione secondaria (16,4%), dal livello universitario (5,2%9 per finire con gli Its all’1%. Le assunzioni per una quota pari al 37% interesseranno giovani con meno di 30 anni, mentre per il 18% le imprese prevedono di assumere personale immigrato. M.Bor.

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