Economia / Sondrio e cintura
Sabato 10 Settembre 2016
Dipendenti Secam sui banchi di scuola
Il tema è la sicurezza
Corsi di formazione: l’azienda locale avvia un piano
da 4mila ore annuali per i suoi 245 addetti. «Così garantiamo operatori preparati ed efficienti».
Corsi di formazione intensivi, interventi sugli spazi di lavoro e piani per automatizzare le operazioni più pericolose per gli addetti. Così Secam punta a migliorare la sicurezza sul lavoro nei propri impianti e strutture, partendo dai percorsi formativi per i 245 dipendenti con un totale di circa quattromila ore annuali complessive.
A mettere in fila numeri e progetti è la stessa azienda pubblica che si occupa di rifiuti e ciclo idrico integrato sul territorio, che in una nota diffusa ieri ha fatto il punto sulle iniziative per prevenire gli infortuni sul lavoro.
Attività che sono «un dovere nei confronti dei nostri dipendenti, per la quasi totalità valtellinesi e valchiavennaschi, essendo Secam una società di proprietà di Provincia, Comunità montana e Comuni, quindi di tutti i cittadini», sottolinea l’amministratore delegato Gildo De Gianni nella nota. Nei primi sei mesi dell’anno, spiegano da Secam, le ore di formazione per i dipendenti si sono attestate sui livelli del 2015, con una media di 17 ore ciascuno: numeri in crescita negli ultimi anni, «per le nuove assunzioni e per i bisogni emergenti», sottolineano dall’azienda.
I dati del 2015 sono i più alti registrati dalla Spa pubblica, sia per l’aumento dei dipendenti, oltre cinquanta in più rispetto al 2013, sia per le necessità di formazione legate ai nuovi compiti dell’azienda. «In questi anni stiamo realizzando attività molto significative sul fronte della formazione del personale – rimarca De Gianni nella nota -, l’aumento dei dipendenti, la gestione del servizio idrico e le nuove normative hanno guidato le scelte nell’ambito di un settore che consideriamo strategico. Abbiamo dipendenti motivati e capaci che, per primi, sentono la necessità di essere continuamente aggiornati e formati nell’utilizzo di nuove attrezzature e nello svolgimento dei loro compiti. Si tratta di attività che rivestono una grande importanza sia per la prevenzione degli infortuni sia per garantire ottimali condizioni di lavoro».
Oltre alla formazione su primo soccorso, antincendio e attività specifiche per gli addetti agli impianti, vedi l’uso di gru, muletti e piattaforme sollevabili, Secam ha attivato anche iniziative mirate per alcuni settori: chi si occupa degli impianti idrici in quota ha seguito corsi con le guide del Soccorso alpino sui comportamenti da tenere in montagna, spiegano da Secam, mentre per i dipendenti impegnati nel campo della depurazione sono stati promossi percorsi di formazione e addestramento all’uso delle imbragature e all’accesso agli spazi confinati, quelli in cui c’è pochissimo spazio per muoversi. E poi ci sono gli obiettivi inseriti nel programma triennale per il miglioramento della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro, 43 per il settore rifiuti e 90 per la depurazione, più quelli legati agli acquedotti. «Per il sistema rifiuti – spiegano da Secam - sono in corso una serie di interventi presso il sito di Cedrasco per ammodernare gli impianti, riorganizzare l’officina, migliorare la protezione da freddo e intemperie nelle zone in cui operano gli addetti, ma anche per ottimizzare gli orari di lavoro e migliorare la produttività.
Per i depuratori che Secam gestisce, 27 in tutto, si punta a migliorare l’ambiente di lavoro in generale, ottimizzare i processi e i consumi energetici, adeguare gli impianti elettrici datati e l’illuminazione, introdurre nuove attrezzature, automatizzare lavori pericolosi per gli addetti».
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