Economia / Sondrio e cintura
Mercoledì 21 Maggio 2014
Diana, la giovane
signora dei mirtilli
Ha ricevuto da Coldiretti la menzione speciale come esempio d’imprenditoria agricola al femminile Trent’anni da compiere, Saligari coltiva 12mila metri quadri nella sua azienda “La Tata” a Chiuro
Classe 1984, compirà 30 anni a luglio e come ogni appartenente al segno zodiacale del Cancro si descrive «romantica, ma molto testarda». Se così non fosse non si spiegherebbe lo “Strano percorso”, per dirla con una canzone di Max Pezzali, di Diana Saligari, che si è (più che) meritata una menzione speciale da Coldiretti Lombardia nel corso di “Lombardia Expo Tour 2014”: l’associazione di categoria l’ha nominata come esempio d’imprenditoria agricola al femminile.
Pensate che Diana, dopo essersi diplomata al liceo classico - latino e greco le materie “regine” -, ha, pur apprezzando gli studi classici, vistosamente sterzato verso l’informatica essendo, per sua stessa ammissione, «attratta dal mondo dei computer e delle nuove tecnologie» e si è laureata in ingegneria informatica, per poi dedicarsi a quella che si è rivelata essere la sua grande passione: all’agricoltura e al lavoro della terra diventata la sua professione. Tant’è che, ereditata la piccola azienda familiare dai genitori, da 4mila metri quadrati coltivati a mirtillo è arrivata ad averne - e a coltivarne oggi - 12mila di metri quadrati su cui produce ciliegie, nocciole, pesche, albicocche che vende come prodotti freschi. Direttamente dal coltivatore al consumatore nella sua azienda agricola “La Tata” che si trova a Chiuro, dove è nata e cresciuta, in località Casacce.
Tutto è partito da sua mamma che nel 2005 decide di piantare qualche pianta di mirtilli. L’anno successivo Diana prende in mano le redini dell’azienda e oggi le piantine di mirtilli sono diventate quattromila.
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