Deutsche Bank: Uscita volontaria di 248 dipendenti

Credito L’accordo sulla riorganizzazione aziendale. Esodi incentivati e accesso al fondo di solidarietà. Ricambio con un’assunzione per ogni due dimissioni

È stato firmato l’accordo sindacale in Deutsche Bank sulla riorganizzazione 2022-2024.

Un accordo - che come sottolinea un comunicato della Cgil - «importante anche per i lavoratori delle filiali lecchesi. L’intesa prevede l’uscita incentivata di 248 dipendenti e regola l’accesso volontario agli esodi incentivati e alle prestazioni del Fondo di solidarietà e le ricadute sui dipendenti in servizio».

Vengono stabilite inoltre garanzie soddisfacenti sulla mobilità geografica e professionale, con una particolare attenzione ai percorsi di carriera e ai doverosi riconoscimenti per alcuni ruoli da troppo tempo non oggetto di attenzione da parte della banca. «L’importanza di questi accordi si misura soprattutto nell’essere riusciti ad ottenere la definizione di una disciplina condivisa sulla mobilità territoriale e professionale in un momento in cui la riduzione complessiva dell’occupazione e la minor presenza di sportelli Deutsche Bank nei territori rischia di determinare rilevanti impatti sui dipendenti e sulle loro condizioni di lavoro, soprattutto nella Rete retail», sottolineano i responsabili delle organizzazioni sindacali dell’azienda.

Parimenti significativo è l’ottenimento dell’obiettivo, dichiarato dal sindacato sin dall’inizio, di un pacchetto di assunzioni con rapporto 1 a 2, mirato ad assicurare l’indispensabile ricambio generazionale e la stabilizzazione dei rapporti di lavoro di lavoratrici e lavoratori già occupate in Deutsche Bank, con contratti di somministrazione o a tempo determinato. «Moderazione nel dichiarare soddisfazione dell’accordo appena raggiunto – commenta Rosario Salzano, segretario responsabile Fisac Cgil Deutsche Bank –. Quando un’azienda dichiara esuberi e decide di diminuire la presenza sul territorio c’è sempre grossa preoccupazione. L’elevato numero delle chiusure degli sportelli ci ha fatto concentrare principalmente sulla mobilità territoriale, inserendo nell’accordo limitazioni chilometriche tenendo conto anche delle anzianità di servizio dei colleghi. Anche l’apertura di nuovi hub amministrativi e il rafforzamento di quelli già esistenti a Milano, Lecco, Roma e Napoli serviranno a limitare gli spostamenti. Altro elemento di notevole importanza sono le nuove assunzioni che l’azienda si è impegnata ad effettuare nei prossimi anni». Interviene anche Davide Riccardi, segretario generale Fisac Cgil Lecco: «Apprendiamo con soddisfazione che l’hub del Centro Meridiana non solo non subirà tagli, ma verrà potenziato in quanto tutte le lavorazioni che la banca eliminerà dalle filiali verranno accentrate nella sede di Lecco. Al momento non si sa quali filiali verranno chiuse, ma c’è un accordo con la proprietà sul fatto che verremo informati tre mesi prima delle chiusure per poter gestire efficacemente il passaggio del personale».

Tutto questo a causa del fenomeno della “desertificazione bancaria” nel territorio Lecchese, iniziato con la chiusura di alcune filiali di IntesaSanPaolo nel dicembre 2021. Con Deutsche Bank la nostra provincia risulta particolarmente colpita, visto che a Lecco ha sede la direzione dell’Area nord della banca, negli uffici del Centro Meridiana al Caleotto; se nel 2013 solo qui lavoravano 130 dei 400 dipendenti totali nel Lecchese, il numero attuale si è ridotto a 40/50.

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