Economia / Morbegno e bassa valle
Lunedì 11 Maggio 2015
Delebio, la Latteria non sente la crisi
Alle aziende agricole conferenti un prezzo superiore del 26,5% rispetto alla media in Lombardia
Trenta milioni di fatturato, più di cento dipendenti: «Ma vogliamo crescere e allargare il mercato»
A fine 2014, nonostante il perdurare della crisi, la Latteria Sociale di Delebio supera per la prima volta i 30 milioni di fatturato. Sono stati 34 milioni i litri di latte lavorato, il primo posto nella produzione di Valtellina Casera e di Bitto, 104 i dipendenti, di cui 90 a tempo indeterminato, 112 le aziende agricole conferenti, remunerate ad un prezzo superiore del 26,5% rispetto alla media regionale. Qualcosa come 17,5 milioni di euro in più assicurati agli allevatori locali rispetto ai colleghi della pianura.
Non si sente la crisi
Numeri sicuramente confortanti che fanno della Latteria delebiese un’azienda di successo, che è stata in grado di assorbire i contraccolpi della crisi, puntando su crescita e investimenti, e al contempo a garantire un equo compenso alle aziende agricole conferenti, gli operatori del settore zootecnico di Valtellina, Valchiavenna e Alto Lario, l’ampia area di confluenza del sistema cooperativistico che ha la sua sede principale a Delebio.
«Il nostro obiettivo è quello di crescere e di allargare il mercato per continuare ad assicurare la giusta remunerazione del latte ai nostri allevatori, che permetta alle aziende di fronteggiare un contesto sempre più difficile - spiega il presidente Armando Acquistapace -. Fare sempre meglio, proseguendo sulla strada intrapresa quasi trent’anni fa, per accogliere nuovi conferenti, chi è in difficoltà perché vende il latte ad aziende di fuori provincia e vorrebbe lavorare con noi».
Qualcosa di più di un concetto astratto, una progettualità già messa in pratica nel 2011 che ha accompagnato l’operazione di integrazione di Colavev Valtellina che, senza l’intervento della Latteria Sociale Valtellina, avrebbe continuato a beneficiare di una remunerazione della materia prima non all’altezza dei bisogni del sistema di aziende agricole provinciale. Dopo un aumento costante, una media del 5% annuo a partire dal 2005, nel 2013, con l’integrazione di Colavev, il latte conferito è aumentato del 66%, passando da quasi 20 milioni di litri a oltre 32. Il 2014 si è chiuso con un fatturato di oltre 30 milioni di euro, il 5% in più rispetto all’anno precedente, soprattutto dopo aver portato a compimento il progetto di aggregazione con la cooperativa di Postalesio avviato nel 2011. L’anno scorso ha raccolto oltre 34 milioni di litri di latte (circa il 70% di quello di Valtellina e Valchiavenna) da 112 aziende agricole su un territorio che copre l’intera provincia di Sondrio, dalla Valchiavenna all’Alta Valle, le zone limitrofe delle province di Lecco e Como e i comuni di Carlazzo e Porlezza.
Primo produttore
Nel 2014 la cooperativa, da anni il maggior stagionatore di Bitto Dop con quasi settemila forme, pari al 38% della produzione provinciale, è diventata anche il primo produttore, grazie alla gestione diretta della struttura del Consorzio Alpe Teggiate, a Madesimo. Circa i tre quarti del latte raccolto sono stati trasformati in formaggi semiduri, in primis Valtellina Casera Dop e Val Lesina che, da soli, superano il 51%, il restante quarto è stato utilizzato per i formaggi molli, su tutti il Piattone, e, in misura marginale, per i formaggi di capra. Tre milioni di litri di latte, infine, sono stati confezionati e venduti come latte fresco 100% Valtellina. «È un bilancio che ci soddisfa pienamente - sottolinea il direttore Marco Deghi - sebbene la difficile congiuntura ci imponga di essere realisti: le posizioni faticosamente conquistate in questi anni, con lavoro e impegno quotidiani, dovranno essere mantenute negli anni a venire, e non sarà facile. La soddisfazione più grande ci viene dall’aver garantito un prezzo del latte remunerativo, dall’aver pagato con puntualità gli allevatori. Sappiamo le fatiche che fanno, i problemi che sopportano, le difficoltà che superano ogni giorno per mandare avanti le loro aziende».n
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