Economia / Morbegno e bassa valle
Sabato 10 Giugno 2017
Danni da gelo. Enti in Regione per i risarcimenti
Mercoledì la Provincia e le associazioni saranno al Pirellone per un confronto. I produttori di mele in Valle hanno perso ad aprile oltre il 50% dei frutti
Risarcimenti per i danni da gelo tardivo alle colture. Mentre ancora ieri Coldiretti, la principale associazione di rappresentanza del mondo agricolo, ricordava come, «la “pazza primavera 2017” con le notti sotto zero abbia fatto strage di mele in Valtellina, danneggiando almeno il 50% della produzione, con punte del 100%» si muovono per ottenere indennità gli enti territoriali. E fanno “massa critica” le province. Mercoledì 14 giugno la Provincia di Sondrio con le associazioni di categoria sarà a Milano, al Pirellone per un incontro di carattere regionale. «C’è un incontro fissato - ha annunciato ieri il vicepresidente della Provincia Christian Borromini - andremo noi e non saremo i soli, parteciperanno i rappresentanti di tutte le altre province lombarde che hanno subito in aprile, per le gelate, ingenti danni». Ci saranno i rappresentanti delle aree bresciane, pedemontane, i coltivatori della bassa, a reclamare attenzione e dispositivi risarcitori straordinari, «per calamità meteo e climatiche - come hanno spiegato più volte i tecnici - arrivate in un periodo della stagione così avanzato, da non poter assolutamente essere previste».
Per questo, è stato spiegato, «non ci potevano essere attivi i “paracadute” delle polizze assicurative». Gelo imprevisto, nella stagione delle fioriture e danni pesantissimi per chi opera nei settori chiave della economia verde e rurale. «In Valtellina le temperature sotto zero capitate alla fine di aprile - ha ancora precisato ieri Coldiretti - hanno fatto “strage” dei meleti: il gelo tardivo ha colpito una striscia di territorio lunga 60 chilometri causando danni per circa 6 milioni di euro, dati diffusi anche dai servizi tecnici della Provincia di Sondrio. E, nonostante la ripresa del caldo, per molti frutteti non c’è stato nulla da fare, era da 60 anni che non si verificava una situazione del genere». Sui terrazzamenti nelle aziende è una attesa infinita a scorgere nuovi ammaloramenti di piante. «Già adesso - spiega Marco Moltoni, 39 anni, due frutteti di famiglia tra Ponte e Tresivio, una produzione media di 12mila quintali all’anno di varietà Golden, Stark, Fuji e Gala - possiamo prevedere la perdita di almeno la metà del raccolto. Le mele rimaste sugli alberi portano ancora i segni del passaggio del gelo, altre le abbiamo perse nelle scorse settimane perché troppo indebolite». La Lombardia, con un patrimonio di circa due milioni e mezzo di piante, dovrebbe raccogliere, stima la Coldiretti regionale, «quasi 600mila quintali, di cui oltre 400mila vengono raccolti solo in Valtellina che conta oltre mille ettari a meleti, pari ai due terzi di tutti quelli presenti in Lombardia». Ma le temperature fino a 5 gradi sotto zero per tre notti consecutive tra il 19 e il 21 aprile, spiega Coldiretti, hanno creato attorno alle mele una specie di “cappio di ruggine” che le ha rovinate. I comuni più colpiti, Ponte in Valtellina, Poggiridenti, Tresivio, Chiuro, Piateda, Sernio, Tirano, Bianzone, Villa, Tovo, Mazzo. «In annate senza particolari problemi produciamo circa 4.500 quintali di mele di varietà Gala, Golden, Stark, Fuji, Renette e Pinova - lamenta Daniele Franchetti, proprietario di azienda agricola a Ponte - quest’anno prevediamo almeno un 50% di perdite. Speriamo che dalla Regione arrivino delle risorse, altrimenti non so proprio come faremo».
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