Da Regione 2 milioni e mezzo alle Comunità montane sondriesi

Undici milioni di euro per garantire il funzionamento delle Comunità montane lombarde nel 2025. A tanto ammonta lo stanziamento previsto dalla Regione Lombardia. A darne notizia è Massimo Sertori, l’assessore regionale a Enti locali, Montagna, Risorse energetiche e Utilizzo risorsa idrica, a seguito dell’approvazione, in giunta, del riparto del contributo tra i diversi enti presenti in Lombardia così come condiviso nella seduta della Conferenza dei presidenti delle Comunità montane lombarde, presieduta dallo stesso assessore Sertori e tenutasi il 30 gennaio.

Le Comunità montane, con una popolazione complessiva di oltre 1,2 milioni di abitanti ripartita in 510 Comuni, rappresentano in Lombardia una realtà istituzionale di valorizzazione e gestione di oltre il 40% dei territori regionali. Questo perché oltre alle funzioni proprie, ne svolgono numerose altre conferite loro dalla stessa Regione.

«Come ogni anno stanziamo risorse importanti per finanziare le 23 Comunità montane della Lombardia – spiega l’assessore Sertori -. Il provvedimento della giunta stabilisce, sulla base delle proporzioni spettanti a ciascun ente sovracomunale, il riparto del contributo di funzionamento previsto per il 2025. Un contributo che sarà erogato in un’unica quota». «Passo dopo passo – conclude l’assessore - stiamo dimostrando continuità e concretezza nell’aiutare i territori montani, costituiti da piccoli comuni situati spesso in zone svantaggiate, e nel garantire servizi ai cittadini che li abitano. Grazie alle risorse messe a disposizione proseguiamo l’importante lavoro di valorizzazione delle Comunità montane».

Secondo il riparto contenuto della delibera della giunta regionale ai cinque enti sovracomunali della provincia di Sondrio andranno poco meno di 2,5 milioni di euro così suddivisi: 612.455 euro alla Comunità montana dell’Alta Valtellina; 399.164 euro alla Cm di Tirano: 571.603 euro alla Comunità montana di Sondrio; 435.339 euro all’ente di Morbegno e 466.468 euro a quello della Valchiavenna.