
Economia / Merate e Casatese
Venerdì 21 Marzo 2025
Da Lomagna allo spazio: le prime immagini del telescopio realizzato
anche dalla lecchese Elemaster
Arrivano i primi risultati del progetto Skao (Ska Observatory), per la realizzazione di uno dei più grandi e potenti radiotelescopi del mondo, nel quale dal 2023 è coinvolto il gruppo dell’elettronica oggi guidato dalla presidente e ceo Valentina Cogliati
Lomagna
Arrivano dall’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf) i primi risultati del progetto Skao (Ska Observatory) per la realizzazione di uno dei più grandi e potenti radiotelescopi del mondo, progetto internazionale nel quale dal 2023 è coinvolto Elemaster, gruppo lecchese dell’elettronica oggi guidato dalla presidente e ceo Valentina Cogliati. Un’area del cielo equivalente a circa cento lune piene in cui si vedono oltre 85 delle galassie più brillanti conosciute in quella regione, tutte con buchi neri supermassicci al centro: è la descrizione della prima immagine realizzata con i dati del radiotelescopio Ska-Low dell’Osservatorio Ska (Skao) funzionante come interferometro in Australia, e pubblicata oggi. I dati sono stati ottenuti da una versione preliminare del telescopio Ska a basse frequenze (50 MHz – 350 MHz), utilizzando 1.024 delle 131.072 antenne previste, e rappresenta una prima indicazione delle rivelazioni scientifiche che saranno possibili con quello che sarà presto il più potente radiotelescopio al mondo.
Per Skao, Elemaster si era assicurata una commessa da 45 milioni di euro per la progettazione e realizzazione di un sofisticato sistema di elaborazione digitale per il rilevamento di onde radio estremamente deboli e sfuggenti dalle regioni più remote dell’universo. In particolare, la commessa per Elemaster riguarda l’assemblaggio del sottosistema di elaborazione del segnale per il telescopio a bassa frequenza, Ska-Low, in via di costruzione in Australia, mentre la sua controparte (SkaMid) è in costruzione in Sudafrica.
Inaf aggiorna sullo stato dei lavori e spiega che «il Gruppo Elemaster ha avviato la fase di industrializzazione e assemblaggio del sottosistema di elaborazione del segnale (Sps)» del telescopio per il quale «il principale compito di elaborazione sarà gestire i flussi di dati in arrivo, generati simultaneamente dalle decine di migliaia di antenne su 65mila bande di radiofrequenza». A Lomagna, dunque, Elemaster sta costruendo hardware e software «per digitalizzare e interpretare la radiazione nelle lunghezze d’onda radio».
Le antenne di Ska-Loz saranno distribuite su 512 stazioni (ognuna ne ha 256) e saranno in grado di rilevare e potenziare per 135 volte più velocemente dei telescopi esistenti anche il segnale più debole. «Entro i prossimi due anni – afferma l’Inaf – il telescopio crescerà per diventare il più grande telescopio a bassa frequenza del mondo, a metà della costruzione». Gualtiero Magni, Cto di Elemaster Group, spiega che «Abbiamo realizzato nella nostra nuova sede di Osnago un laboratorio dove simuliamo una stazione del telescopio con sistemi di riferimento e sincronizzazione al limite della tecnologia disponibile. Siamo ovviamente molto orgogliosi di essere partner di Ska e della collaborazione con Inaf ».
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