Economia / Sondrio e cintura
Venerdì 13 Dicembre 2013
Cucina di Valle a Bruxelles
Nella stanza dei bottoni
Il 17 cureranno il catering per l’incontro dei paesi della Convenzione delle Alpi - Schena: «Un successo del progetto che la Ssl porta avanti in vista di Expo 2015»
Entrare nelle stanze del potere è sempre difficile; soprattutto se le stanze sono quelle di istituzioni internazionali come Unione Europea o Convenzione delle Alpi (l’organo che mette in rete i ministeri di territorio e ambiente degli otto Stati affacciati sulla regione alpina, più l’Ue), e chi cerca di accedervi è una piccola realtà territoriale come la provincia di Sondrio: per questo idea efficace quella che – il 17 dicembre in occasione dell’evento che a Bruxelles vedrà riunite Presidenza italiana e paesi membri della Convenzione in vista del Consiglio europeo del 19 che stabilirà le nuove strategie comunitarie per la Regione alpina –, porterà Valtellina e Valposchiavo dentro la stanza dei bottoni; passando per la cucina.
Saranno proprio le due vicine di casa retiche, infatti, a curare il catering del buffet che porterà sulla tavola di Bruxelles le eccellenze della produzione enogastronomica valtellinese e valposchiavina: «Un successo del progetto Valtellina Valposchiavo che la Società di Sviluppo locale sta portando avanti in vista, soprattutto, dell’appuntamento con Expo 2015» il commento del presidente Ssl Sergio Schena, ieri alla presentazione dell’evento tenutasi alla sede della Provincia; «Dopo aver ospitato a Sondrio, a ottobre, la prima riunione della Presidenza italiana della Convenzione, un’altra vittoria che consentirà alle due regioni retiche una visibilità significativa sia nell’ambito della Convenzione che in campo comunitario». Ulteriore occasione per provincia di Sondrio e Regione Valposchiavo, impegnate a stringere e approfondire i rapporti con la Convenzione in modo da presentarsi come paesi ambasciatori delle Alpi a Expo 2015.
«E la via intrapresa è quella giusta» sorride il presidente della Provincia Sertori nel sottolineare come la decisione presa in accordo con la Camera di Commercio di affidare alla Ssl il compito di allacciare legami stretti con Convenzione alpina e organizzazioni legate all’Expo stia dando frutti: «Quella del 17 dicembre sarà una vetrina di primo piano per le nostre eccellenze gastronomiche: e questo significa valorizzare non solo i prodotti, ma l’intero territorio».
Offrendo, magari, la possibilità di avvicinare all’attenzione dei centri istituzionali comunitari le problematiche e le questioni che interessano lo specifico di due realtà montane piccole ma cariche di forti identità: «Quando non ci sei, hai sempre torto – ha sottolineato il presidente della Camera di Commercio sondriese Emanuele Bertolini – per questo abbiamo voluto esserci. Non sarebbe stato possibile senza il legame con i vicini svizzeri». Presenti, ieri, con il presidente della Regione Valposchiavo Cassiano Luminati: «È importante che una collaborazione tra uno stato membro Ue e uno non membro possa essere portata all’attenzione comunitaria: in questo modo la macroregione alpina può diventare esempio per il lavoro e le strategie di altre regioni transnazionali nel contesto Ue».
Un’occasione, dunque, che deve essere capace di andare al di là della vetrina offerta a vini, bresaola, bitto, pizzoccheri e tutti gli altri protagonisti valtellinesi di un catering che il Distretto Agroalimentare di Qualità della Valtellina (con la cooperativa sondriese De Gustibus) allestirà a fianco di bevande, dolci e formaggi valposchiavini: la questione della discrepanza tra politiche comunitarie e esigenze di vita e lavoro in contesto territoriale come quello montano è enorme. E non si risolve (solo) a vino e bisciola.
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