Economia / Sondrio e cintura
Venerdì 04 Agosto 2017
Cresce l’export e traina la produzione
Confindustria: positivi i dati congiunturali: «Finalmente tutti gli indicatori nella direzione del miglioramento». Segnali incoraggianti per domanda, attività produttiva e fatturato - Resta l’Europa Occidentale il principale mercato.
Nel cuore dell’estate arrivano buone notizie: secondo gli industriali lo scenario è finalmente positivo. Lorenzo Riva, presidente di Confindustria Lecco e Sondrio, commenta i dati dell’osservatorio congiunturale relativo al primo semestre 2017, realizzato dai Centro studi della sezione lecchese e valtellinese e di Unindustria Como, che mostrano un quadro in miglioramento, sia sul fronte tendenziale, sia a livello congiunturale.
«I dati rilevati per le province di Lecco e Sondrio ci restituiscono un quadro dove gli indicatori vanno finalmente tutti nella direzione del miglioramento, anche se con variazioni di entità mediamente contenuta e una situazione ancora variegata - commenta Riva -. Anche lo scenario nazionale, come sappiamo, mostra qualche segno di ripresa e credo che questo sia in parte dovuto alle recenti politiche di crescita, che stanno sostenendo gli investimenti da parte delle imprese, delle quali cominciamo a vedere i primi effetti. Ora vanno completate con una politica economica di ampio respiro e una strategia espansiva che supporti la crescita nel lungo periodo».
Entrando nel dettaglio, gli indicatori associati a domanda, attività produttiva e fatturato evidenziano un incremento su entrambi gli orizzonti temporali di riferimento. Il confronto con i primi sei mesi del 2016 mostra infatti una variazione tendenziale di circa il 2,1%, con andamenti omogenei per i tre indicatori. Il dato congiunturale, misurato rispetto ai livelli della seconda metà dello scorso anno, si attesta invece a quota 3,4%, al di sopra delle previsioni formulate in occasione della precedente edizione dell’Osservatorio (+1,3%).
L’analisi del tasso medio di utilizzo degli impianti produttivi evidenzia un incremento rispetto ai livelli del semestre precedente di circa 4 punti percentuali, passando dal 65,4% dello scorso anno al 69,6%. Negli ultimi mesi del semestre, e in particolare tra aprile e giugno, le vendite delle imprese del campione hanno registrato una fase positiva. I giudizi espressi riguardo l’andamento del fatturato sono improntati alla crescita per oltre quattro imprese su dieci, sia sul mercato domestico (46,3%), sia per quanto riguarda l’export (41,6%).
Le esportazioni determinano in particolare circa un terzo del fatturato totale (31,4%), confermando la propensione all’internazionalizzazione delle imprese del campione.
Il principale mercato di riferimento oltre confine è rappresentato dall’Europa Occidentale dove viene realizzato il 16,7% delle vendite. Seguono per importanza l’Est Europa (3,2%), gli Stati Uniti (2,9%), i Brics (2,7%), l’Asia Occidentale (2,4%) e l’America Centro-Meridionale (1,4%). Conformemente a quanto esaminato per l’utilizzo della capacità produttiva, il fatturato realizzato all’estero varia secondo la dimensione aziendale: le imprese con oltre 50 occupati realizzano quasi la metà (46,7%) delle vendite oltre confine, mentre per le imprese più piccole la percentuale è inferiore (20,1%). Non si riscontrano particolari andamenti anomali riguardo i costi legati all’approvvigionamento delle materie prime. I rapporti tra le imprese e gli Istituti di credito risultano caratterizzati da condizioni diffusamente stabili.
© RIPRODUZIONE RISERVATA