Economia / Sondrio e cintura
Giovedì 25 Febbraio 2016
Cresce la bresaola e vola in Giappone: «Trend positivo»
Il bilancio: nel 2015 prodotte 12mila tonnellate. Bene l’export che rappresenta il 6,5% del totale. Dopo quello canadese nuovi sbocchi e nuovi mercati.
Ben 12mila tonnellate di bresaola prodotta per un valore di 215 milioni di euro. La produzione e l’export salgono e adesso si punta verso il Giappone. Il Consorzio di tutela bresaola della Valtellina ha ufficializzato i dati di produzione del 2015 e dall’analisi emergono elementi positivi.
La produzione di Bresaola della Valtellina Igp riferita alle quindici aziende consorziate nel 2015 ammonta a oltre 12.272 tonnellate di prodotto certificato, per un valore alla produzione di 215 milioni di euro. Rappresenta ben il 70% dell’intera produzione di bresaola e rispetto al 2014 si registra un lieve aumento, pari all’1,2%.
Come emerso in varie altre occasioni, sul trend di questo prodotto influiscono vari fattori, a cominciare dalle condizioni economiche generali e a volte da quelle climatiche, in particolare nella bella stagione. Sono ottimi i risultati del preaffettato in vaschetta, che con una produzione che rappresenta il 40% del totale certificato (circa 4.925 tonnellate), registra una continua e decisa progressione anche in termini assoluti (+3,53% rispetto al 2014).
Anche sul fronte estero i dati sono positivi. Il 2015 ha segnato importanti traguardi, in primis l’apertura del mercato canadese e un deciso passo avanti nelle trattative per l’export di bresaola in Giappone, tanto che nel 2016 si dovrebbe partire con i primi invii di prodotto. Se in ambito europeo i partner commerciali principali sono Francia, Germania, Regno Unito, Svezia, Olanda, Belgio e Spagna, al di fuori dell’Unione Europea il prodotto è venduto in Svizzera, Canada, Federazione russa, Emirati Arabi, Libano e Antille francesi.
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