Credito Valtellinese: fissate le tappe

per diventare Spa

Nuovo passaggio tecnico in vista della trasformazione del Credito Valtellinese in società per azioni. Il consiglio di amministrazione dell’istituto di piazza Quadrivio ha approvato martedì il piano delle iniziative necessarie per l’adeguamento alle disposizioni contenute nel decreto legge del 24 gennaio. La banca, preso atto del superamento della soglia di 8 miliardi di euro prevista dalla legge di riforma, aveva avviato nel luglio scorso l’epocale processo di cambiamento della sua natura giuridica.

Il piano delle iniziative deliberato prevede in particolare che l’assemblea straordinaria dei soci per l’esame della proposta di trasformazione della banca in società per azioni e dello statuto sociale adeguato a tale nuova forma societaria possa indicativamente intervenire nel mese di ottobre 2016 e, in ogni caso, nel rispetto dei termini stabiliti dalla legge di riforma. Resta salva la facoltà per Creval di anticiparne la convocazione, anche in funzione di eventuali operazioni straordinarie o per altre ragioni di opportunità.

L’intervento renderà le popolari «più forti e più efficienti», aveva detto nel gennaio scorso il ministro Pier Carlo Padoan. Una “rivoluzione” che ha suscitato fin dai primi annunci aspre polemiche politiche, oltre alla preoccupazione degli addetti ai lavori per il risiko bancario che si innescherà. L’amministratore delegato del Creval, Miro Fiordi, nel maggio scorso aveva spiegato come «un’operazione di consolidamento deve essere valutata sulla base del valore che sarà in grado di creare e il valore tangibile è la riduzione dei costi, più che le sinergie sui ricavi».