Premio aziendale in aumento rispetto all’anno precedente, modifica migliorativa e strutturale sulle condizioni bancarie riservate ai dipendenti ed estensione dell’assistenza sanitaria per il biennio 2025-2026. Sono tre gli accordi sindacali siglati da Crédit Agricole Italia per rafforzare il welfare dei propri dipendenti, 12.300 quelli complessivi del Gruppo.
L’approvazione delle misure conferma l’attenzione dell’istituto di credito nei confronti dei propri collaboratori. Un pacchetto di tre accordi sindacali, condivisi insieme alle organizzazioni sindacali a seguito di un confronto costruttivo che so è concluso positivamente con la firma apposta mercoledì 6 novembre, che si inserisce nel percorso di ulteriore consolidamento del welfare aziendale, attraverso una costante promozione di politiche e azioni attive, per continuare ad offrire ai colleghi e alle loro famiglie un supporto concreto. Tanto per cominciare è stato sottoscritto l’accordo sul premio aziendale 2024, che verrà erogato il prossimo anno, in linea con le indicazioni del contratto nazionale del credito e con i vincoli derivanti dalla normativa fiscale in materia. Il premio per la figura media di riferimento, ovvero terza area professionale terzo livello retributivo, è stato fissato a 2.050 euro, con un incremento di oltre il 7% rispetto all’anno precedente, rapportato alle performance aziendali misurabili attraverso alcuni indicatori di produttività e redditività, a conferma delle previsioni positive per i risultati del Gruppo di quest’anno. Confermate peraltro dai dati dei primi nove mesi del 2024 appena resi noti. Si tratta di un riconoscimento aziendale che, come avvenuto negli anni scorsi, valorizza ulteriormente la componente welfare, grazie all’erogazione di un “Credito Welfare Aggiuntivo” da utilizzarsi per la fruizione di beni, prestazioni e servizi. Ma non solo. Tra le iniziative condivise con le organizzazioni sindacali è stato effettuato un intervento strutturale in materia di condizioni bancarie agevolate, con un miglioramento delle condizioni di finanziamento concesse ai dipendenti sui mutui ipotecari prima casa, dopo che nel biennio precedente erano state attivate delle misure temporanee per fare fronte agli impatti che l’inflazione e l’evoluzione dei tassi d’interesse avevano determinato.
Per i mutui a tasso fisso è stata prevista l’applicazione dell’IRS +0,10% e per i mutui a tasso variabile il tasso pari al 70% di quello Bce, mentre per i prestiti documentati è stato definito il tasso Bce +0,50%. Riguardo alla copertura sanitaria garantita a tutti i dipendenti del Gruppo, in uno scenario complessivo in cui le spese sanitarie sono aumentate in misura significativa e costante, è stato rinnovato l’accordo con la compagnia Unisalute per altri due anni. Sono state quindi sostanzialmente confermate le coperture esistenti per il 2025 e per il 2026, elevando il premio a 890 euro per nucleo famigliare, importo interamente a carico dell’Azienda.
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