Economia / Sondrio e cintura
Mercoledì 15 Agosto 2018
Corona a “I Ciaz”. La cooperativa miete successi
Il riconoscimento dalla guida del Touring regala soddisfazioni ai viticoltori della “Triasso Sassella”. In prima linea per salvare i vigneti dall’abbandono
Nuove soddisfazioni per i viticoltori della Cooperativa Triasso Sassella. Il loro rosso “I Ciaz” ha ottenuto la “Corona”, prestigioso premio assegnato dalla guida del Touring “ViniBuoni d’Italia”, dopo che già nel 2001 il riconoscimento era andato al “Sassi Solivi”, Valtellina Superiore Docg. Per la cronaca la Corona è andata anche ad altre quattro cantine valtellinesi, Assoviuno, ArPePe, Pietro Nera e Negri, su dodici lombarde, a dimostrazione di una continua crescita qualitativa dei produttori locali.
Ma questo premio assume un significato ancora più importante, se si considera che la Cooperativa è stata fondata nel 2004 per assicurare la continuità di vigne che rischiavano l’abbandono, quando i viticoltori più anziani avevano espresso l’ intenzione di smettere. Vigne di famiglia, in una zona storica, dall’esposizione ottimale in terre di alta mineralità, che Donato Ruttico, Mauro e Giulio Dell’Agostino, Franco Stazzonelli hanno ripreso a curare assiduamente, con amore e attenzione, ottenendo ben presto vini di alta qualità che si sono imposti all’attenzione degli enocritici.
«Siamo felici di questo nuovo riconoscimento - ci dice Donato Ruttico, presidente della Cooperativa – perché premia un lavoro duro, che richiede tempo e fatica, e va praticato nel corso di tutto l’anno». Il risultato di questi sforzi è “I Ciaz”, un altro Valtellina Superiore Docg che prende il nome dalla zona di coltivazione dell’uva, ricavato al 100 per cento da Nebbiolo proveniente dai piccolissimi terrazzamenti nel cuore del Sassella, dove i filari sembrano aggrappati alle rocce. «Lo produciamo in piccole quantità, circa 2300 bottiglie al massimo, proprio per curare attentamente la qualità di questo rosso dal colore rubino di media intensità, dal profumo di ciliegia e frutti di bosco, ottimo corpo al palato, sapido, equilibrato dai tannini fini», spiega Ruttico.
Il vino, che ha una gradazione alcolica tra 13,5 e 14, viene prodotto solo nelle annate migliori, con una resa di 30-40q per ettaro. «Dopo un periodo di venti mesi in piccole botti di rovere viene affinato in bottiglia per 6-8 mesi», sottolinea il viticoltore originario di Albosaggia – come indica il cognome – ma felicemente “trapiantato” da queste parti per matrimonio.
Ma come si profila l’annata 2018, chiediamo. «È ancora presto per dirlo, bisogna vedere come sì comporterà il tempo tra metà settembre e metà ottobre, per fortuna la grandinata recente non ha fatto danni».
Per la commercializzazione la Triasso Sassella si muove ancora direttamente, senza affidarsi alla grande distribuzione. «Forniamo alcuni ristoranti e clienti selezionati. Le porte della nostra cantina sono sempre aperte, per degustazioni su prenotazione. Venite pure ad assaggiare la qualità dei nostri prodotti». Ruttico e soci sono attivi anche sul fronte della comunicazione, con tanto di sito web www.coptriasso.it e pagina facebook.
“I Ciaz” sarà premiato a Merano in novembre nel corso del Wine Festival, importante manifestazione enologica in una zona di elezione vinicola.
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