Economia / Lecco città
Giovedì 04 Settembre 2014
Confindustria: «Controlli pressanti
Col Fisco addosso non si lavora più»
Dura presa di posizione di Confindustria Lecco - «Bisogna combattere l’evasione fiscale
ma le sanzioni non sono sempre giustificate»
Da due anni a questa parte, la loro presenza è diventata la normalità nelle imprese del territorio lecchese. Stiamo parlando degli ispettori dell’Agenzia delle Entrate che hanno intensificato i controlli e adesso, almeno una volta l’anno, vanno a far visita agli imprenditori, quelli medi e grandi soprattutto, e qualcosa che non va lo trovano sempre, caricando i bilanci delle aziende di multe salate che rischiano di mandare all’aria l’economia complessiva delle aziende, già compromessa da una congiuntura economica non certo positiva.
A lanciare l’allarme – e a chiedere tregua all’accanimento del Fisco – è il presidente di Confindustria Lecco, Giovanni Maggi: «Un sistema diabolico – lo descrive il numero uno di via Caprera – E non c’è collega, titolare di imprese con oltre 50 dipendenti, che in questi due anni non abbia ricevuto la visita del Fisco che si accanisce con una certa insistenza sulle nostre aziende. Le industrie di maggiori dimensioni dicono di ricevere spesso la visita degli ispettori e le sanzioni sono spesso pesanti e non sempre giustificate».
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