Confindustria assicura: «Cresce la produzione. Attenti a politica e dazi»
Segno più per domanda, attività produttiva e fatturato. Ma preoccupano il rischio di instabilità politica in Italia e il protezionismo statunitense. Secondo Confindustria anche a febbraio c’è stato un miglioramento. Lo confermano i dati elaborati nell’ambito dell’osservatorio rapido condotto dal centro studi di Confindustria Lecco e Sondrio e Unindustria Como. I risultati dell’indagine mostrano uno scenario in crescita rispetto a gennaio.
Per anni si è osservato che sul piano degli ordini il crollo rispetto al passato era rilevante. Ora la situazione è parzialmente differente. La domanda per le imprese dei tre territori registra una fase favorevole che interessa sia il mercato interno, che l’export.
Lo scenario delineato per le realtà di Lecco e Sondrio conferma lo stesso quadro, con oltre un’azienda su due che segnala stabilità e giudizi di crescita numericamente superiori a quelli di decelerazione. Nel dettaglio, a livello italiano si registra stabilità per il 50,9%, crescita per il 35,8% e diminuzione per il restante 13,2%.
Sul versante export la stabilità è invece indicata per il 56,3% del campione, l’aumento per il 29,2% e la diminuzione per il 14,6%. Anche per quanto riguarda la produzione spesso si è rilevato un utilizzo limitato degli impianti. L’andamento dell’attività produttiva delle imprese lecchesi, sondriesi e comasche è coerente con quanto rilevato per la domanda. Le aziende di Lecco e Sondrio descrivono un quadro comune: il giudizio più diffuso è la stabilità (62%), ma le indicazioni di incremento della produzione (30%) superano ampiamente quelle di rallentamento (8%).
È confermato anche il dato sul grado medio della capacità produttiva utilizzata al 75,2%. Per quanto riguarda il fatturato, nel caso delle imprese lecchesi e sondriesi prevalgono le indicazioni di crescita e di stabilità, entrambe segnalate dal 41,5% del campione, mentre quelle di diminuzione risultano meno diffuse (17%).
Un altro indicatore importante è quello delle previsioni. Spesso in passato i reparti commerciali hanno osservato di navigare a vista. Ora invece le aspettative delle aziende dei tre territori per le prossime settimane risultano prevalentemente orientate alla conservazione dei livelli, con il 71,2% delle realtà che indicano stabilità.
«In linea con i dati registrati a livello nazionale - commenta il presidente di Confindustria Lecco e Sondrio, Lorenzo Riva - anche sul nostro territorio il trend si mantiene positivo. Lo scenario in miglioramento emerge dai dati del nostro campione di imprese, ma anche dal confronto con i colleghi imprenditori, seppur in modo ancora non omogeneo». Come rilevato sia alla vigilia delle elezioni, sia dopo i risultati delle urne, gli industriali chiedono stabilità. «In questo particolare momento si fa più che mai sentire il bisogno di stabilità politica e istituzionale, necessaria per proseguire sulla strada della crescita che il Paese sembra avere imboccato, ma che necessita di essere sostenuta da una politica economica di respiro. Preoccupa inoltre l’ondata di protezionismo a livello internazionale, con il ricorso ai dazi da parte di alcune grandi potenze economiche. Le barriere commerciali non giocano a favore di nessuno e sicuramente non di un Paese fortemente orientato all’export come l’Italia, è necessario che l’Unione europea mantenga con forza su questo fronte una posizione condivisa».
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