Economia / Morbegno e bassa valle
Venerdì 30 Settembre 2016
Coltivazioni bio
Boom in Valtellina Numeri da record
Coldiretti evidenzia il ritorno alla natura. Solo Pavia e Brescia possono vantare più ettari dedicati. In provincia le aziende sono salite da 48 a 74 in un anno.
Ritorno alla natura, ai suoi prodotti: una maggiore attenzione per quello che si mangia, per quello che si usa per la cura del corpo, un fenomeno di costume sui dati di acquisto che attraversa la società. Anche di valle. I confini delle scelte “green”, che seguendo una crescente tendenza salutistica si spostano continuamente: si preferiscono prodotti più naturali, con una propensione per il “mondo bio”.
Il mercato si allinea. Da una indagine condotta in Lombardia e diffusa nei giorni scorsi, emerge in agricoltura un vero e proprio “boom” delle coltivazioni bio: nella nostra regione si registra un +38% dal 2010 a oggi degli appezzamenti convertiti a queste forme di produzione.
Negli ultimi sei anni, come spiega la Coldiretti regionale, principale ente di rappresentanza su scala nazionale del mondo agricolo, «la superficie “bio” tra i campi della Lombardia è cresciuta in media di mille ettari ogni anno. Passando dai 16mila ettari di coltivazioni convertite o avviate ai criteri di crescita biologici del 2010, agli oltre 22mila dell’agosto 2016».
In aumento in Lombardia anche gli operatori bio passati nello stesso arco di tempo, da 1.221 a 2.133 con una crescita del 75%.
«I terreni a coltivazioni bio – chiarisce Ettore Prandini, presidente di Coldiretti Lombardia – rappresentano circa il 2,5% del totale nella nostra regione, ma il trend di crescita è evidente, esprime la richiesta dei consumatori sia per i cereali che per i prodotti lattiero caseari e la carne di un’attenzione più “organic”, meno “chimica”».
«È una dinamica importante e da tutelare – chiarisce l’esponente di Coldiretti –, anche perché per quest’anno nel nostro Paese si stima un valore al consumo di prodotti bio per circa due miliardi e mezzo di euro con ben 13 milioni di italiani che portano in tavola cibo bio almeno una volta a settimana».
Numeri importanti, che vengono seguiti dagli operatori del settore. Esiste anche una classifica delle provincie con più attitudine alla coltivazione naturale, guida l’elenco Pavia con 14.516 ettari, in seconda posizione c’è Brescia con oltre duemila ettari, Sondrio si propone con 168 ettari e Lecco ha sul proprio territorio 81 ettari dedicati a questo tipo di coltivazioni.
Per la Valtellina, dati “prudenti” ma in crescita. «Dagli indicatori aggiornati al 1 settembre 2016 – sottolinea Coldiretti dalla sede di Sondrio – ci sono 74 aziende iscritte all’elenco Operatori biologici nella provincia di Sondrio. Le adesioni a questo registro che è regionale crescono continuamente. Solo un anno fa, nel 2015 il numero in Valle delle aziende che avevano scelto il “bio” era di 48».
A livello nazionale, oltre all’incremento della vendita al dettaglio tradizionale, c’è il “boom” anche sulle vendite dirette dei produttori agricoli e vola l’e-commerce, che secondo Coldiretti è cresciuto del 71 per cento nel giro degli ultimi cinque anni.
Aumentano pure i negozi specializzati in alimenti bio +15%, gli spacci per la vendita diretta nelle aziende agricole biologiche +14%, gli agriturismi aperti da coltivatori bio +13% e le mense scolastiche che usano materie prime biologiche +12%.
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