Coldiretti, Sondrio tra le province più “vinicole”. «Export regionale in aumento del 3,1%»

Secondo uno studio dell’associazione di categoria le bottiglie lombarde riscuotono sempre più successo fuori confine, facendo registrare nel 2023 un nuovo record storico

Prodotti agroalimentari di qualità, prima ricchezza del Made in Italy. Ha celebrato così Coldiretti, ricordando gli oltre 300 campioni di gusto presenti nelle terre e nei terrazzamenti della provincia di Sondrio e della Lombardia, la prima Giornata del Made in Italy, istituita il 15 aprile e festeggiata al Vinitaly di Verona con una delegazione della Coldiretti interprovinciale guidata dal direttore dell’associazione sondriese Giancarlo Virgilio.

I prodotti agroalimentari riconosciuti da regolamenti, metodi produttivi e denominazioni che ne certificano la qualità e la tipicità annoverano 34 dop/igp tra formaggi, salumi, prodotti ortofrutticoli, oli, pesci, miele e pasta, a cui si aggiungono 41 vini dop/igp e 271 prodotti alimentari tradizionali. Il tutto per una dop economy che rappresenta un fiore all’occhiello per la Valtellina e per tutta la regione. «Nel suo complesso il valore della produzione agroalimentare regionale ha superato i 16,3 miliardi di euro - sottolinea Coldiretti Sondrio -, con la produzione agricola, le attività connesse e quelle di trasformazione alimentare che si svolgono in circa 51mila strutture produttive, coinvolgendo oltre 200mila lavoratori».

A livello nazionale il cibo è la prima ricchezza dell’Italia, con un valore della filiera agroalimentare allargata che ha superato i 600 miliardi di euro, e rappresenta il simbolo più noto del Paese all’estero. Il vino, con un valore di 7,8 miliardi di euro nel 2023, rappresenta la voce più importante dell’export agroalimentare Made in Italy. In Lombardia sono oltre 20mila gli ettari coltivati a vigneto, per una produzione che per l’89% è destinata a bottiglie di qualità. In totale sono circa 3mila le imprese vitivinicole attive.

A livello di superficie le province più “vinicole” oltre a Sondrio sono Pavia e Brescia. «Le bottiglie lombarde – precisa la Coldiretti regionale – riscuotono sempre più successo fuori confine, facendo registrare nel 2023 un nuovo record storico, con un valore dell’export di oltre 327 milioni di euro, in aumento del 3,1% in un anno». La Lombardia è all’ottavo posto in assoluto in Italia per valore economico generato dal vino e il comparto coinvolge 3.649 operatori. I Nebbioli prodotti in Valtellina rientrano nella top10 delle bottiglie che in Italia sono cresciute maggiormente nei consumi.

Al Vinitaly l’organizzazione agricola ha presentato il video ufficiale della campagna nazionale di promozione dell’agricoltura e del cibo promossa con Filiera Italia e Fondazione Campagna amica che coinvolge tutte le regioni italiane, nei centri urbani ma anche nelle aree interne, attraverso le strutture territoriali e la rete dei mercati contadini. L’obiettivo è la valorizzazione del Made in Italy agroalimentare e dell’educazione alimentare secondo i canoni della dieta mediterranea, della stagionalità e del prodotto a km0.

«I primati dell’agroalimentare italiano vanno difesi dal fenomeno del “fake in Italy” - sottolinea la Coldiretti -, il cibo straniero spacciato per italiano sfruttando il concetto di ultima trasformazione sostanziale per gli alimenti, quello che tecnicamente si chiama codice doganale. In questo modo cosce di prosciutto estero dopo essere state salate e stagionate vengono vendute per italiane e lo stesso capita col latte straniero che diventa mozzarella italiana. Una frode contro la quale è partita dal Brennero una grande mobilitazione con obiettivo la raccolta di un milione di firme per una proposta di legge europea di iniziativa popolare sulla trasparenza di quanto portiamo in tavola».

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