Economia / Sondrio e cintura
Sabato 21 Luglio 2018
Coldiretti lombarda: nel nuovo direttivo c’è la Valtellina rosa
Ieri il rinnovo delle cariche : tra gli eletti la presidente provinciale Marchesini e Sertore (Pensionati). «Troppe bufale sul cibo italiano, basta azioni scorrette»
Rappresentanti e rappresentanze del mondo agricolo. C’è tanta Valtellina nel nuovo direttivo della Coldiretti della Lombardia, la principale associazione di rappresentanza del lavoro a contatto con la terra, nei campi: sindacato fortissimo, 1,6 milioni di iscritti su tutto il territorio nazionale. Ieri a Milano, all’Auditorium Gaber di Palazzo Pirelli, si è tenuta l’assemblea regionale dell’ente e si è proceduto al rinnovo delle cariche.
In una seduta che vedeva la partecipazione del presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana, con il ministro delle Politiche agricole Gian Marco Centinaio, gli assessori regionali all’Agricoltura, alimentazione e sistemi verdi Fabio Rolfi, all’Ambiente e clima Raffaele Cattaneo, al Territorio e protezione civile Pietro Foroni, è stato confermato alla presidenza Ettore Prandini. Dirigente di 45 anni, bresciano, Prandini è laureato in giurisprudenza, conduce un’azienda zootecnica di bovini da latte e gestisce un’impresa vitivinicola. È al vertice di Coldiretti Lombardia dal 2012. Con lui è stato eletto il nuovo direttivo, è composto da Silvia Marchesini, presidente Coldiretti Sondrio; Alberto Brivio, di Bergamo; Alessandro Rota per Milano, Lodi, Monza Brianza. Altri rappresentanti regionali sono Fortunato Trezzi, Coldiretti Como e Lecco; Fernando Fiori, Varese; Paolo Carra e Simone Minelli, Mantova; Stefano Greppi e Alberto Lucotti, Pavia; Paolo Voltini, Cremona ed Enrico Bettoni, Brescia. Designazioni anche per Wilma Pirola, Donne Impresa Coldiretti, e la sondriese Franca Sertore, confermata alla guida dei Pensionati dell’ente.
All’assemblea è seguita una tavola rotonda che ha visto gli ospiti politici, gli amministratori e la dirigenza mettere a fuoco i temi più attuali che interessano l’agricoltura e gli agricoltori. Si è parlato di sviluppo territoriale, di difesa del Made in Italy ed etichettatura dei prodotti. Di Ceta, l’accordo di libero scambio tra Unione Europea e Canada, protocollo approvato dall’europarlamento nel 2017 e in attesa di ratifica da parte degli Stati membri. Nel confronto con i referenti istituzionali i portavoce Coldiretti hanno parlato anche di mercato del latte, di impulso da trasmettere ai vini di Lombardia e ai vini di montagna. Un tesoro di alimentazione e produzione che deve essere difeso. E su questo nel confronto con il ministro Centinaio gli operatori del comparto hanno chiesto attenzione.
«Dobbiamo difenderci dalle informazioni scorrette e dalle “fake news” che circolano a livello internazionale e che colpiscono alimenti importanti per la tavola degli italiani, mettendo a rischio la loro salute e danneggiando l’economia del Paese – ha affermato il presidente confermato di Coldiretti Lombardia Ettore Prandini –, serve un impegno condiviso di istituzioni e forze politiche per dare battaglia a questi tentativi di demonizzazione che tendono a sminuire e levare valore ad un sistema produttivo di qualità che si è affermato anche grazie ai riconoscimenti dell’Ue».
Settore agricolo pronto anche a rivendicare il proprio ruolo nel promuovere e attrarre turismo. «In una Lombardia che punta ad emergere sui mercati delle vacanze e a diventare la prima regione turistica d’Italia – hanno affermato dalla presidenza –, si evidenzia in modo crescente il ruolo che possono ricoprire gli operatori del nostro comparto. Per quanto riguarda il turismo internazionale, la nostra si attesta come la seconda regione in Italia per la spesa media che ogni giorno i viaggiatori stranieri dedicano alla ristorazione e ai sapori, tra ristoranti tipici, agriturismi, particolari specialità enogastronomiche».
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