Cinghiali: Snider, Fontana e Beduschi
a fianco degli agricoltori di Coldiretti
Il governatore regionale: «Gli allevatori chiedono di iniziare un serio processo di eliminazione dei cinghiali per impedire che la peste suina possa diffondersi e per evitare che i campi lavorati siano distrutti dall’eccessiva presenza di animali. La Regione Lombardia ha dimostrato questa volontà, se è vero che abbiamo emesso tre ordinanze che vanno nella direzione del contenimento delle specie invasive»
«Piena solidarietà a Coldiretti e alle battaglie di chi vive del lavoro della terra, soprattutto nelle zone di montagna. L’agricoltura e l’allevamento sono il primo anello della filiera economica e non vanno considerate come un punto debole o sacrificabile ma piuttosto il perno su cui far ruotare l’intero sistema». Lo afferma Silvana Snider consigliere regionale della Lega, membro della Commissione “Agricoltura, montagna e foreste” e della Commissione speciale “Valorizzazione e tutele dei territori montani e di confine; Rapporti tra Lombardia e Confederazione Svizzera” presente questa mattina alla manifestazione di Coldiretti davanti a Palazzo Pirelli in piazza Duca d’Aosta a Milano.
«La Lega da sempre combatte al fianco del mondo agricolo sia in Regione, al Governo che al Parlamento europeo e, proprio qui, mi auguro che la nuova Commissione UE sappia ascoltare per davvero le istanze e i gridi di allarme di allevatori e agricoltori. La Lega, assieme ai suoi alleati a Bruxelles, è proprio a fare la propria parte in Europa. L’obiettivo - prosegue Snider - è quello di fare squadra con gli agricoltori, con le associazioni di categoria e con tutti i livelli istituzionali per raddrizzare le decisioni sbagliate di una sinistra affetta da estremismo ambientalismo che minaccia la sopravvivenza del mondo agricolo, anche in montagna dove la presenza di animali selvatici e grandi carnivori ha causato incalcolabili danni agli allevatori montani».
Sul tema è intervenuto il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana: «Gli allevatori - ha spiegato - chiedono di iniziare un serio processo di eliminazione dei cinghiali da un lato per impedire che la peste suina possa diffondersi, dall’altro per evitare che i campi lavorati siano distrutti dall’eccessiva presenza di animali. La Regione Lombardia ha dimostrato questa volontà, se è vero che abbiamo emesso tre ordinanze che vanno nella direzione del contenimento delle specie invasive. Siamo molto preoccupati sia per la sorte dei campi ma anche dalla presenza della peste suina nei territori interessati».
«In questi anni - ha aggiunto l’assessore all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste, Alessandro Beduschi - Regione Lombardia ha fatto di più e meglio di tutti per contenere la fauna selvatica invasiva e in particolare i cinghiali. Nelle prossime settimane adotteremo il piano straordinario per il controllo della fauna selvatica, che nei fatti è già concretamente attuato, a partire da 3 ordinanze operative firmate dal governatore Fontana. I dati - ha aggiunto Beduschi - ci dicono che dal 2021 a oggi la capacità di contenere i cinghiali è più che raddoppiata e 3 anni e mezzo ha raggiunto i 46.000 abbattimenti, ma è anche vero che dobbiamo scontrarci con sacche di resistenza da parte di alcune province che, pur finanziate da Regione per prevedere attività di controllo anche attraverso aziende private, di fatto possono decisamente fare più e meglio. Le norme vanno rispettate e chi non lo fa si assumerà tutte le responsabilità del caso».
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