Economia / Lecco città
Giovedì 14 Novembre 2024
Cgil e Uil in piazza il 29 novembre contro la manovra: «A Lecco segnali da non sottovalutare»
In piazza contro la manovra e per portare l’attenzione sui tanti segnali che giungono dal sistema produttivo lecchese e che non vanno sottovalutati. Cgil e Uil del Lario annunciano una manifestazione a Lecco il prossimo 29 novembre. Il corteo partirà alle 9 da largo Caleotto e giungerà in piazza Diaz dopo aver percorso le principali vie cittadine.
I sindacati lanciano l’allarme. «Lecco - dichiarano Cgil e Uil - è una provincia abituata a correre e a vivere di lavoro. Questo quadro oggi è profondamente cambiato - proseguono - e oggi si registra una forte crisi occupazionale nel privato con continui e sempre più frequenti ricorsi alla cassa Integrazione; a ciò si somma una mancanza di attrattività per il personale del settore pubblico che spesso manda a vuoto i concorsi per le difficoltà di sostenere i costi della vita lariani, una rincorsa alla fine del mese da parte della popolazione anziana che fa i conti con un’inflazione a due cifre».
Secondo i due sindacati, la manovra in discussione potrebbe aver effetti imprevedibili in un quadro economico incerto. Ed è per questo che scenderanno in piazza, chiedendo di essere ascoltati e di apportare correttivi a sostegno dei lavoratori e delle loro famiglie
«Si tratta di una Legge di Bilancio - attacca Diego Riva, segretario generale della Cgil Lecco - elaborata senza il confronto con le Organizzazioni Sindacali. Anche l’incontro tardivo avuto lunedì 11 novembre con il Governo non ha prodotto risultati, perché non c’è stato alcun segnale di apertura da parte dell’esecutivo. A questo punto, dunque, la strada da percorrere rimane una sola: con lo sciopero generale intendiamo chiedere al Governo di assumere i provvedimenti in materia di lavoro, fisco, sicurezza, previdenza, sanità e politiche industriali necessari a ridurre le diseguaglianze nel Paese. Torniamo in piazza per difendere lavoratori e pensionati da un provvedimento che causerà un impoverimento salariale e previdenziale e un progressivo smantellamento dei diritti sociali».
«Di fronte ad una manovra come questa che porterà maggiore cassa integrazione e rincorse ad arrivare alla fine del mese - commenta Dario Esposito, coordinatore della Uil del Lario - non si poteva non indire uno sciopero. Fra la retorica del va tutto bene e lo sguardo al paese reale, il sindacato non può scegliere la strada comoda: il 29 chiederemo al Governo di dare risposte sui lavoratori impegnati nell’automotive, su una sanità su cui sta disinvestendo, sul personale scolastico che meriterebbe maggior attenzione. Infine le pensioni: età ormai improponibili per arrivarci ed importi non adeguati ai costi della vita>>
© RIPRODUZIONE RISERVATA