Certificazione delle fonti rinnovabili: il valtellinese Colli scrive al ministero

Una lettera congiunta al ministero dell’Ambiente e sicurezza energetica e al ministero dell’Agricoltura, sovranità alimentare e foreste per chiedere l’apertura di un tavolo urgente di confronto tecnico sul tema della certificazione di sostenibilità delle filiere della biomassa solida per valorizzazione energetica.

È ciò che hanno richiesto Fiper (Federazione italiana produttori di energia da fonti rinnovabili) con il suo presidente il valtellinese Michele Colli, Aiel (Associazione italiana energie agroforestali) con il presidente Domenico Brugnoni e Ebs (Energia da biomasse solide) con il presidente Andrea Bigai, affinché gli operatori della filiera bosco-legno-energia possano procedere alla certificazione nei tempi previsti dalla normativa ma soprattutto in un contesto di riferimento chiaro e definito.

Le tre sigle dell’energia da biomassa sottolineano l’urgenza del confronto con i tecnici dei ministeri, se si vogliono rispettare le tempistiche previste dal recepimento della direttiva europea Red 2, dando al contempo risposte chiare perché le certificazioni possano essere implementate e volte insieme allo sviluppo della filiera. A tal fine «risulta prioritario – affermano - stendere una road map funzionale alla messa in atto di un sistema che permetta di garantire i criteri di sostenibilità previsti dalla normativa, cercando di armonizzare gli schemi di certificazione e tracciabilità già esistenti, e immaginare un efficace sistema di monitoraggio una volta avviato il percorso.

Fiper, Aiel e Ebs mettono a disposizione dei ministeri interpellati la loro decennale esperienza nel settore e nel rapporto con i loro omologhi europei affinché ne possa emergere un testo completo, chiaro e soprattutto rispondente alle esigenze del Paese e di tutta la filiera, esigenze che vengono ben esplicitate in apertura di lettera, con il riferimento alla gestione forestale sostenibile, alla valorizzazione del patrimonio boschivo nazionale, al presidio del territorio e alla prevenzione del rischio idro geologico, temi da sempre al centro dell’azione delle tre associazioni nazionali di filiera firmatarie della lettera. C

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