Economia / Lecco città
Martedì 11 Giugno 2013
Cassa in deroga
«Situazione disastrosa»
I finanziamenti promessi dal Governo in realtà non sono ancora arrivati a destinazione
Nella nostra provincia solamente il 17% delle domande presentate sono state ammesse
I politici di destra e di sinistra hanno fatto dell’emergenza del mancato rifinanziamento della cassa integrazione in deroga uno spot elettorale. Poi il governo di Gianni Letta ha annunciato in pompa magna di aver risolto il problema sganciando un milione di euro, e anche in Regione Lombardia il governatore Roberto Maroni aveva detto che i soldi per la cassa sarebbero stati anticipati dall’ente.
Quindi teoricamente tutti ci hanno fatto una bella figura, ma nella pratica chi sta in cassa integrazione in deroga non ha ancora visto un soldo perché ad oggi i finanziamenti attesi, promessi, derogati in realtà non sono mai arrivati a destinazione e attualmente il governo non sa ancora dove pescare quel milione di euro già previsto in un decreto legge.
Il risultato è che anche a Lecco centinaia di persone sono a casa, in cassa integrazione, e da mesi per le spese correnti stanno usando i loro risparmi, sperando che prima o poi i soldi arrivino.
Nel Lecchese
Dati alla mano la situazione lecchese descritta dal segretario della Cgil di Lecco, Wolfango Pirelli, è drammatica. Ci sono ben 2.724 persone in cassa integrazione in deroga, di queste solo 368 stanno effettivamente percependo un assegno mensile di cigs in deroga, le altre 2.356 sono ancora nel limbo. Quindi, solo il 17% delle domande presentate alla Regione è stato finanziato, cioè 118 su 710 richieste presentate da un totale di 663 imprese in affanno, che fanno capo soprattutto al settore edile, del commercio e dell’artigianato manifatturiero. Economicamente parlando i soldi che dovrebbero arrivare nelle tasche dei lecchesi equivale sono complessivamente 12.841.408 euro, mentre per il momento ne sono arrivati meno di un sesto, 2.128.495 euro.
In Lombardia
La situazione lecchese è in linea con la media lombarda del finanziamento delle richieste di cig: «Stiamo parlando di un totale di 12.504 domande, che coinvolgono 11.665 imprese - snocciola i numeri Pirelli - per un totale di 67.653 di lavoratori coinvolti che dovrebbero ricevere complessivamente 266.392.708 euro».
«Percentualmente la media delle pratiche finanziate è esattamente al 17%, proprio come a Lecco», ma ci sono territori che soffrono anche di più, come Bergamo all’11% e Varese al 13%, mentre se la cava meglio Como, con una percentuale di finanziamento del 42%.
Dando un occhio al dettaglio delle motivazioni che hanno spinto le imprese a chiedere la cassa integrazione in deroga si scopre che la maggior parte delle aziende, circa il 90%, lo fa perché non c’è più lavoro, mancano le commesse e i costi del personale sono diventati insostenibili rispetto alle commesse.
Al secondo posto, fra le causali, segue la ristrutturazione aziendale, poi la cessazione d’attività (parziale o totale) e al quarto l’avvento di una procedura concorsuale per congelare la situazione finanziaria. n
© RIPRODUZIONE RISERVATA