Economia / Sondrio e cintura
Mercoledì 12 Aprile 2017
Caso Artigiani, nessun ribaltone. Il direttivo conferma Gritti alla guida
La seduta del consiglio svoltasi lunedì sera ha votato la fiducia al presidente. Ribadita la necessità del rispetto delle regole e del confronto, respinti i metodi sbrigativi
Nessun ribaltone, niente cambiamenti ai vertici degli artigiani. La seduta del consiglio direttivo di lunedì sera ha permesso di fare chiarezza sul futuro dell’associazione dopo alcuni mesi di dubbi, polemiche e contrapposizioni.
Alla riunione - convocata e presieduta dal presidente Gionni Gritti - ha preso parte la maggioranza degli attuali consiglieri. I presenti - una volta assolte tutte le formalità̀ di rito previste per ogni seduta - sono entrati nel merito delle questioni. Si è svolta una riunione fiume durata più di tre ore, al termine della quale il consiglio all’unanimità̀ ha manifestato e riconfermato la fiducia a Gritti, rimarcando soprattutto la volontà di superare l’attuale fase e avviare un percorso di confronto interno.
«I rappresentanti delle diverse sezioni territoriali, dei gruppi di categoria e dei movimenti organizzati presenti all’incontro - si legge in una nota di Confartigianato - hanno sottolineato la necessità̀ di far prevalere il senso di responsabilità,̀assumendo che il modo migliore per superare l’attuale fase è guardare avanti è rimettere al centro - con maggior impegno di prima - le reali esigenze del mondo artigiano. Buona parte dell’incontro è stata dedicata all’analisi puntuale delle ragioni avanzate da un gruppo di consiglieri assenti ai lavori della seduta, che nei giorni scorsi hanno evidenziato una propria linea su alcune scelte organizzative e strategiche dell’associazione. Il consiglio all’unanimità ha evidenziato la necessità di rimettere al centro dell’attenzione il rispetto delle regole e soprattutto la volontà di porre alla base della vita associativa il confronto interno e la dialettica democratica, respingendo allo stesso tempo con fermezza metodi sbrigativi e poco coerenti con il codice comportamentale ed etico di Confartigianato».
Apertura al confronto e alla dialettica interna, insomma, ma con il necessario rigore verso coloro che «vivono lo spirito associativo con logiche definite non sempre trasparenti e corrette».
Una seduta utile anche per chiarire diversi aspetti formali: durante i lavori infatti sono stati esaminati alcuni passaggi interni e sono state assunte deliberazioni importanti sia sotto il profilo formale e procedurale sia nel rispetto e tutela dell’immagine dell’associazione.
La seduta del consiglio è̀proseguita in un clima costruttivo e nella seconda fase della riunione c’è stata l’occasione per una riflessione sul sistema delle categorie, affinché l’azione dell’associazione sia sempre più̀ orientata al mercato in un mondo altamente competitivo.
Non è mancata una riflessione sulla necessità di rimettere al centro il valore dell’eccellenza artigiana in tutte le sue accezioni, così come è stato posto l’accento sulla necessità di proseguire verso una valorizzazione del capitale umano.
Al termine dei lavori Gritti, dopo aver ringraziato i consiglieri della rinnovata fiducia, ha chiesto a tutti i presenti un impegno corale e collegiale, inoltre ha rinnovato l’invito a tutti «affinché́ lo spirito artigiano del fare prevalga sulla logica delle convinzioni e delle legittime aspettative personali».
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