Economia / Morbegno e bassa valle
Mercoledì 11 Dicembre 2024
Carcano, cresce la preoccupazione dei lavoratori. Il sindacato: «C’è solo da attendere»
La preoccupazione dei lavoratori della Carcano cresce, le incognite per il futuro sono molte, ma per i sindacati la situazione è “work in progress”. A fornire un quadro generale è Igor Gianoncelli, funzionario della Uilm Lario: «C’è solamente da attendere che la magistratura faccia il proprio corso. Le decisioni degli organi giudiziari non penso proprio siano indirizzabili o influenzabili da possibili mobilitazioni e pressioni dei lavoratori. Ognuno fa il proprio mestiere. Non credo comunque che questo sia il tema centrale rispetto alla problematica più grossa che sta affrontando l’azienda. In ogni caso bisogna sperare che il dissequestro di quel macchinario avvenga il più rapidamente possibile per riprendere una certa normalità produttiva».
Gianoncelli ha ribadito: «Ritengo sia complicato ragionare in termini di mobilitazioni o iniziative quando siamo di fronte a un provvedimento emesso dalla magistratura. Noi abbiamo fiducia nell’operato di questo organo e ci auguriamo che il suo lavoro venga svolto celermente e serenamente». Una situazione in divenire che al momento non ha fatto scattare l’allarme secondo il sindacalista: «Penso che l’azienda si stia muovendo in tutti i modi per cercare di sopperire ai problemi che si sono presentati, uno di questi è senza dubbio il perdurare del dissequestro del macchinario oggetto dell’incendio. Bisogna poi lavorare sulla scorta degli elementi che si hanno in possesso, non gestire un problema di pancia. Anche i lavoratori con la loro disponibilità stanno facendo il possibile per dare una mano. Noi li stiamo aggiornando costantemente».
Gli operai della Carcano stanno vivendo un periodo tumultuoso che si spera possa terminare al più presto: «I lavoratori sono preoccupati perché è una situazione piena di incognite, come il tempo di utilizzo degli ammortizzatori, modalità di utilizzo, persone coinvolte. Il quadro generale è delicato e non si possono conoscere gli scenari futuri».
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