Economia / Lecco città
Mercoledì 12 Giugno 2013
Candy “flessibile”
per superare la crisi
L’azienda chiede più flessibilità e maggiore produttività per salvare centinaia di posti di lavoro
Alla Candy l’azienda chiede più flessibilità e maggiore produttività per salvare centinaia di posti di lavoro.
Martedì prossimo si svolgerà al Mise, il ministero dello Sviluppo Economico, un incontro che sarà decisivo per la continuità del gruppo Candy sul territorio italiano: in questa sede verranno prese decisioni fondamentali per il futuro dell’azienda.
L’azienda ha inviato al tavolo di crisi del ministero un documento che indica quali strategie andrebbero applicate per ridurre il divario economico che separa la produzione in Italia da quella in Cina. Infatti nel paese asiatico l’azienda riesce a garantire costi di produzione ben più bassi rispetto all’Italia dal momento che il costo della manodopera è più basso, così come quello dell’energia e gli adempimenti burocratici.
In base all’azienda per salvare l’ultima unità produttiva di Brugherio, mantenendola così com’è e consentendo a sessanta ex dipendenti della Bessel Candy di santa Maria Hoè di essere riassunti a Brugherio, sarà indispensabile ottenere una riduzione sul costo dell’energia, ma anche parecchi sgravi fiscali, mentre ai dipendenti si chiede maggiore flessibilità e un piano piuttosto consistente per migliorare la produttività aziendale.
«Saremo a quel tavolo e cercheremo di arrivare a un’intesa per salvaguardare l’occupazione – spiega Enrico Civillini della Fim che insieme a Diego Riva della Fiom sta seguendo la vicenda – ma è possibile che il ministero voglia cercare di trovare una soluzione complessiva alla crisi del settore del bianco che sta investendo parecchie grandi industrie della penisola, come ad esempio la Indesit che ha dichiarato un numero particolarmente alto di esuberi nell’ambito aziendale».
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