Economia / Sondrio e cintura
Domenica 22 Dicembre 2013
Camera Commercio
Via libera al bilancio
Rinviata la nomina dei membri di Confindustria - Investimenti importanti per viabilità e turismo - 2,6 milioni di euro nel 2014 per la promozione
Unanimità sul bilancio preventivo per il 2014 e costituzione di un gruppo di lavoro che individui gli indirizzi generali del terzo mandato Bertolini, quello che traghetterà la nostra difficile economia di qui al 2018. Rinviata alla prossima riunione di consiglio, invece, l’elezione del rappresentante degli industriali nella Giunta camerale, per richiesta stessa di Sergio Schena, l’unico rappresentante di Confindustria a sedere ieri nel consiglio della Camera di Commercio di Sondrio.
Convocato, espressamente, per adottare il bilancio preventivo in zona Cesarini, ma apertosi, dopo la conta dei presenti, 17 su 23, con la designazione dei componenti il suddetto gruppo di lavoro. «Si tratta del gruppo “Strategia” - ha detto Emanuele Bertolini - chiamato a proporre le linee strategiche che dovranno guidare la nostra azione atteso che, già da subito, dovremo andare a selezionare meglio la nostra progettualità, concentrando di più le risorse su progetti ritenuti prioritari per la nostra economia».
Del gruppo, il cui compito dovrà essere ultimato entro il 31 marzo prossimo, fanno parte presidente e segretario, Marco Bonat, oltre a 11 consiglieri e, precisamente, Alberto Marsetti (agricoltura), Bianca Maria Gadola (artigianato), Cristina Galbusera o Sergio Schena (industria), Barbara Zulian (commercio), Attilio Tartarini (cooperazione), Stefano Masanti (turismo), Agostino Pozzi (trasporti e spedizioni), Edoardo Semeria (credito e assicurazioni), Matteo Lorenzo De Campo (servizi alle imprese), Mirko Dolzadelli (organizzazioni sindacali e tutela dei consumatori), e Enrico Moratti (liberi professionisti).
Quanto al bilancio, tanto Bertolini, quanto Bonat, hanno rimarcato essere improntato «a massima prudenza - hanno detto - considerato che è prevedibile una riduzione del 2,5% delle entrate da diritti camerali, attestati a 2,8 milioni di euro, in linea con una riduzione attesa del 15% dei fatturati delle imprese (nel 2013 i diritti erano stati 2,875 milioni), così come va considerato che, nel 2014, non potremo contare sui 500mila euro giratici lo scorso anno da Unioncamere nazionale per fronteggiare la rigidità di bilancio che, oggi, non ci troviamo. In pratica, siamo stati talmente bravi nel metterci in riga da perdere il contributo che, per il 2014, sarebbe stato di 300mila euro. Al pari, non ci sono ancora certezze sui fondi frutto dell’accordo sul demanio idrico, pari a 800mila euro lo scorso anno, per cui anche qui la prudenza è d’obbligo».
Cali nelle entrate che vanno a determinare un disavanzo di 737mila euro nel preventivo 2014 a fronte dei 650mila euro di disavanzo stimato nel preventivo dello scorso, poi scesi, invero, nel preconsuntivo 2013 a 492mila euro. Il totale delle entrate messe a bilancio somma a 4 milioni e 365mila euro, contro 5 milioni e 422mila euro in uscita.
«Il tutto a fronte, però, di un’ottima liquidità - hanno sottolineato Bertolini e Bonat - e, questo, grazie alle nostre banche locali, e a un ottimo rapporto fra quanto versato dalle imprese locali e quanto restituito alle medesime». Punto su cui, Bertolini ha voluto essere chiaro «perché - ha detto - il nostro è l’ente camerale che restituisce di più al sistema economico locale. Basti dire che più dell’85% del corrispettivo dei diritti camerali (contro una media nazionale del 55%) viene riversato nel sistema, per un totale di 2,6 milioni di euro destinati, nel 2014, alla promozione. Vuoi attraverso il credito alle imprese tramite i Consorzi Fidi, per il 29% del totale stanziato, vuoi favorendo la competitività delle imprese, per il 21%, vuoi favorendo la competitività del territorio nel suo complesso, per il 44%, partita in cui rientrano interventi più “macro” inerenti, ad esempio, la viabilità, il turismo, il capitale umano».
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