Economia / Sondrio e cintura
Giovedì 24 Gennaio 2019
Calano le accise e la birra brinda
«Boccata d’ossigeno»
Il provvedimento ben accolto in Valle. Per le piccole realtà è un risparmio di mille euro al mese. «È un riconoscimento importante per il nostro settore».
Meno accise sulla birra artigianale: anche per i produttori della provincia di Sondrio si tratta di una buona notizia. Per quest’anno sono previsti vari tagli di quest’imposta. La riduzione più gradita è senza dubbio quella del 40% sull’accisa per i microbirrifici che producono fino a 10.000 ettolitri di questa bevanda. Una notizia, quest’ultima, che riguarda anche le aziende valtellinesi.
Un movimento in crescita che, dall’anno scorso, è riunito nell’associazione BeerTellina presieduta da Simone Bracchi e comprende Birrificio Livigno 1816, Birrificio De le Tour di Tirano, Birrificio 1212 di Aprica, Birrificio Pintalpina di Chiuro, Tilium Beer di Sondrio, Revertis di Caiolo, Birrificio Valtellinese di Berbenno, Birra Salvadega di Colorina e Birrifico Legnone di Dubino. Per quanto riguarda la produzione si va dai 150-200 ettolitri dei birrifici più piccoli e appena nati agli oltre 1000 dei più grandi, per un totale di circa 4500.
Considerate queste cifre, il calo delle accise riguarda tutti. Una premessa è d’obbligo. Fra i birrai c’è una certa cautela in vista della vera e propria entrata in vigore di questo cambiamento, che è previsto per la fine di febbraio. Ma la soddisfazione si percepisce già ora con chiarezza. Di sicuro, per l’associazione che riunisce i birrifici della Valtellina, «si tratta di una riduzione molto significativa – rileva Bracchi - e di un segnale molto confortante per il settore, al quale viene riconosciuta la propria importanza».
Un comparto «che sta conquistando una fetta di mercato significativa, perché i consumatori hanno un’attenzione sempre maggiore nei confronti di questo prodotto, un po’ come è avvenuto con il vino».
Questa riduzione delle accise, secondo BeerTellina, rappresenta inoltre «un chiaro riconoscimento del valore di questa produzione legata a un’imprenditoria mediamente giovanile e ai territori ai quali i birrifici appartengono». I benefici potranno riguardare, in prospettiva, anche l’occupazione di un comparto nel quale attualmente si contano circa 20 dipendenti addetti alla produzione. Le reazioni positive sono diffuse anche a livello nazionale. Cna Agroalimentare, ad esempio, è pienamente soddisfatta del fatto «che sia diventata legge la proposta di riduzione delle accise a favore dei microbirrifici artigianali».
«Avevamo presentato questa proposta a settembre - ha commentato il presidente nazionale di Cna Agroalimentare, Mirco Della Vecchia - insieme a una serie di richieste di semplificazioni. Da un’indagine condotta in alcuni birrifici associati, la riduzione delle accise corrisponde a un risparmio medio di circa mille euro al mese. Una boccata d’ossigeno per un settore in crescita, che sta avendo numerosi riconoscimenti internazionali, a conferma di come il made in Italy non abbia confini».
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