Cala l’export lecchese nei primi nove mesi del 2024: «Diversificare settori e mercati»

E’ di nuovo segno negativo per le esportazioni lecchesi nei primi 9 mesi di quest’anno in linea con un calo nazionale dello 0,7%, e non sarà il nuovo taglio di un quarto di punto deciso oggi dalla Bce a migliorare una tendenza determinata dal persistere della pesante crisi strutturale dell’auto in Germania e dai costi elevati per l’energia, in aggiunta alle incertezze portate dall’instabilità geopolitica e dalle nuove promesse di dazi da parte di Donald Trump.

A Lecco trimestre dopo trimestre la situazione delle esportazioni è migliorata solo nel periodo luglio-settembre ma non tanto da far stimare una chiusura d’anno con segno positivo.

In valori assoluti le esportazioni lecchesi nel mondo nei primi 9 mesi totalizzano circa 4,378 miliardi di euro, contro i 4,435 miliardi dello stesso periodo del 2023: oltre 56 milioni di euro in meno (-1,27%). In percentuale, dunque, un calo quasi doppio rispetto alla flessione registrata a livello nazionale e che si accentua (-5,72%) per le esportazioni lecchesi nell’Ue 28 e sfiora il 10% (9,68%) stringendo il focus solo su quelle dirette in Germania.

In valori assoluti, nel periodo Lecco ha venduto in Ue28 beni e servizi per 2,562 miliardi di euro (-155,5 milioni rispetto al 2023), mentre le esportazioni nella sola Germania sono state poco più di 723 milioni di euro (-77,5 milioni).

«Si chiude un anno difficile, in cui il mercato ha assistito al rinvio di decisioni di investimento e di acquisizione di nuovi ordini. Solo nel mese di settembre abbiamo percepito, nell’attività del nostro ufficio estero, un clima migliore riferito da diversi imprenditori che sono stati ricontattati da clienti esteri, soprattutto tedeschi e francesi, dopo mesi di silenzio da quando, più o meno nel precedente mese di marzo il contatto si era chiuso con richieste di sospensione per capire come si sarebbero messe le cose», afferma Angelo Crippa, export manager e responsabile di Rete Ufficio Estero, servizio co-gestito da Confapi Lecco e Confartigianato Imprese Lecco.

Le piccole industrie e le imprese dell’artigianato che utilizzano il servizio riferiscono dunque nell’ultimo periodo una maggiore apertura, con buyer esteri che si stanno riaffacciando per riallacciare “con concretezza”, sottolinea Crippa, i rapporti. «Tuttavia in generale osserviamo differenze fra aziende che, pur operando negli stessi settori e a volte anche con gli stessi clienti, stanno lavorando e altre che sono invece piuttosto ferme. Siamo consapevoli delle difficoltà – aggiunge Crippa -, tuttavia questo è il momento di impegnarsi per stabilire nuove relazioni e diversificare i settori e i mercati geografici di riferimento. Rimanere chiusi con i propri clienti che magari riducono progressivamente gli ordinativi diventa un cappio che rischia di stringersi sempre più mettendo le aziende in difficoltà».

Aprire nuovi orizzonti, dunque, “facendosi anche aiutare dal nostro servizio – aggiunge Crippa - in modo che senza un investimento fisso si possa costruire un’informazione alle imprese sulle loro potenzialità sui mercati esteri e su nuovi settori. Un lavoro di esplorazione da fare proprio in un momento come questo, in cui gli otto addetti del nostro ufficio estero proprio per questa ragione sono in piena attività”.

Si continua, dunque, anche con la partecipazione alle fiere nel 2025, con il prossimo appuntamento di “Fornitore Offresi”, a Mecspe (a Bologna in marzo, dove il servizio sarà presente con tre stand per 17 aziende), a Blechexpo a Stoccarda in ottobre.

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