Bps: Unipol sposa l’operazione Bper. Spunta un acquirente straniero?

Sondrio

La partita per la Banca Popolare di Sondrio si scalda ulteriormente. Unipol, azionista di peso di Bper, non nasconde il proprio interesse per la banca valtellinese, sostenendo con decisione l’offerta pubblica di scambio presentata proprio da Bper. Carlo Cimbri, presidente di Unipol, ha recentemente ribadito che l’operazione rappresenta un “matrimonio naturale”, date le affinità storiche e operative tra le due banche.

Cimbri ha espresso chiaramente la volontà di vedere realizzato questo matrimonio bancario, sottolineando come l’unione rappresenti una logica evoluzione nel panorama di consolidamento bancario italiano: «È stato bello essere da soli, ma soli in un bosco pieno di lupi non si riesce a rimanere. Se il matrimonio lo fai naturalmente la sposa te la scegli, altrimenti vieni scelto».

Un chiaro messaggio rivolto ai vertici della Popolare di Sondrio, che sembrano però al momento riluttanti ad accettare la proposta di Bper. Tuttavia, lo scenario potrebbe complicarsi ulteriormente. Infatti, nelle ultime ore sono emersi rumors su un possibile interesse straniero: il gruppo olandese ING sarebbe al lavoro con lo studio legale Erede per valutare una potenziale operazione sulla banca valtellinese. Interpellato sulla questione, il portavoce di ING ha preferito non commentare, come da policy aziendale, alimentando ulteriormente le speculazioni.

L’ingresso di un player internazionale come ING aprirebbe uno scenario completamente nuovo per BPS, aumentando significativamente la pressione sul management e sugli azionisti della banca lombarda. Una situazione che potrebbe accelerare decisioni strategiche importanti nei prossimi mesi, con l’ipotesi di una “scelta obbligata” qualora si dovessero concretizzare ulteriori offerte di acquisto.

In questo contesto, la determinazione di Unipol e Bper si scontra con possibili scenari internazionali che potrebbero cambiare radicalmente l’assetto della banca valtellinese, trasformando l’attuale “matrimonio naturale” in una vera e propria corsa contro il tempo per assicurarsi il controllo di uno dei pochi istituti ancora indipendenti sul mercato italiano.

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