Bper, operazione industriale. Bps: «Tuteleremo tutti»

Gianni Franco Papa parla di offerta «amichevole», dicendo che ci sarà dialogo con Sondrio. Fondamentale il ruole di Unipol

«Una perfetta combinazione industriale» che consolida il ruolo di Bper «come terzo gruppo italiano» e offre «l’opportunità unica» di unire due banche che hanno «dna, valori e mission simili» e «pochissime sovrapposizioni». Ma anche un’operazione dettata dalla necessità di difendere il «posizionamento» di Bper di fronte alle «banche più forti» che usciranno dall’ondata di consolidamento che sta investendo l’Italia.

Spiega così l’amministratore delegato di Bper, Gianni Franco Papa, l’affondo sulla Banca Popolare di Sondrio, destinataria di un’offerta pubblica di scambio che valorizza l’istituto valtellinese 4,32 miliardi di euro mettendo sul piatto 1,45 azioni di Bper per ogni azione della Bps.

Papa parla di offerta «amichevole», messa a punto dopo inutili tentativi di imbastire un’operazione condivisa e in relazione alla quale «certamente dialogheremo» con Sondrio. Ma in Valtellina la proposta, arrivata appena dopo che l’ad Mario Pedranzini aveva tratteggiato un futuro «stand-alone» per la banca, non sembra essere piaciuta: non è stata «in alcun modo sollecitata, né preventivamente concordata», ha detto Bps, il cui cda si riunirà l’11 febbraio «per avviare le attività di propria competenza» nell’interesse di tutti i soci mentre resta confermata l’approvazione del piano industriale il 26 febbraio.

In una lettera ai dipendenti il consigliere delegato dell’ex popolare, ha sottolineato che il mercato ha reagito apprezzando ulteriormente il nostro titolo penalizzando quello di Bper».

Inoltre Pedranzini ha evidenziato che il board tutelerà gli «interessi di tutti gli stakeholder, in primis degli azionisti e dei dipendenti».

A Piazza Affari il premio del 6,6% si è trasformato in uno sconto del 5,8%, a dispetto del fatto che l’offerta sia stata definita «estremamente attraente» da Modena. Il calo di Bper (-7,6% a 6,37 euro) e lo scatto di Sondrio (+5,4% a 9,77 euro) hanno aperto un gap di 250 milioni tra l’ops e la valutazione di Bps in Borsa.

L’operazione sarà valutata anche da Unipol, primo azionista di entrambe le banche con poco meno del 20% del capitale e che ha in quota 7 consiglieri di Bper, inclusi presidente e ad. «Non si sono ancora espressi, speriamo sia ben accetta», ha detto Papa che non ha rilevato «elementi ostativi» dai confronti preliminari con la compagnia bolognese, che procederà ad un primo esame dell’offerta nel cda sui conti del 13 febbraio.

Se l’ops - subordinata al superamento del 50% del capitale, con la possibilità di scendere fino al 35% - non dovesse ricevere un’adesione totalitaria ma dovesse avere, come appare abbastanza scontato, l’appoggio di Unipol, potrebbe produrre l’effetto di far aumentare la presa della compagnia bolognese su Bper e a cascata su Sondrio, riducendo il rischio di scalate ostili sulle due collegate bancarie. «Sarà interesse di Unipol decidere» se chiedere alla Bce l’autorizzazione a salire sopra il 20% di Bper, ha detto Papa, che ha indicato tra gli obiettivi dell’ops anche quello di «difendere e proteggere i nostri territori».

L’aggregazione rafforzerebbe il ruolo di Bper come terza banca del Paese per asset finanziari totali (380 miliardi), quota di mercato nei depositi (7%) e negli impieghi (7%), mentre i clienti da 5 a 6 milioni e le filiali salirebbero dall’8% al 10% a livello nazionale, con un raddoppio al 14% in Lombardia.

L’economia italiana, ha detto Papa, «ha bisogno di player forti, grandi, che sostengano l’economia» e il consolidamento in corso, da cui potrebbero nascere quattro grandi player, è «positivo» Per quanto riguarda le sinergie - 290 milioni a regime nel 2027 a fronte di 400 milioni di costi di integrazione - per Papa si tratta di una «stima conservativa» che potrebbe salire dopo la «piena integrazione» mentre nessuna sinergia è attesa se l’offerta dovesse fermarsi attorno al 35% del capitale. Grazie alla Sondrio - definita «un acceleratore» del piano di Bper - Modena punta a un utile superiore ai 2 miliardi di euro nel 2027, accompagnato da un payout del 75% e da una crescita a una cifra dell’utile per azione.

«Rispettiamo le libere scelte di liberi soggetti privati sul libero mercato», ha commentato il leader della Lega, Matteo Salvini, secondo cui «se si garantisce la biodiversità bancaria e finanziaria rispettando i territori, e potenziando i territori, per noi è un successo».

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