Economia / Sondrio e cintura
Venerdì 23 Giugno 2017
«Bollettini ingannevoli, non dovete pagare nulla»
L’Unione commercio: «Per informazioni rivolgetevi a noi». Chiesti quasi 400 euro per un inesistente “Registro telematico imprese”.
Falsi bollettini che arricchiscono truffatori. Succede sempre più spesso di assistere a questo tipo di strategie, messe in campo da ignoti, anche in provincia di Sondrio. A poche settimane dalla truffa rivolta ai lavoratori frontalieri, che prometteva posti di lavoro e portava il nome di un’inesistente Camera di commercio italiana attiva fra la Germania e la Svizzera, ecco un altro tentativo simile.
In Valtellina in questi giorni piovono i bollettini ingannevoli nelle cassette della posta delle aziende e si moltiplicano le segnalazioni anche da parte degli operatori del commercio del turismo e dei servizi. Gli imprenditori hanno contattato in gran numero l’Unione Cts per far presente il problema. Come sottolinea l’associazione di via del Vecchio Macello, si tratta di un fenomeno sgradito e decisamente riprovevole, che purtroppo si ripresenta a cadenza periodica - soprattutto in concomitanza con quei momenti dell’anno caratterizzati da adempimenti vari e scadenze -, e che ora si sta riproponendo in forma, se possibile, ancora più esasperata che in passato.
Le segnalazioni più numerose riguardano i moduli che riportano l’indicazione in alto a sinistra riferita a “Registro telematico imprese” e la dicitura “Riservato agli iscritti Cciaa Camera di commercio industria artigianato agricoltura”. Gli stessi contengono una richiesta di pagamento per quasi 400 euro - per l’esattezza 398 - da effettuarsi tramite bollettino postale intestato a Centro servizi telematici Vs. L’indicazione è una sola: non bisogna pagare. «Al riguardo, evidenziamo che tali bollettini non concernono alcun adempimento nei confronti della Camera di commercio di Sondrio e che, quindi, il loro pagamento non è assolutamente obbligatorio», spiegano dall’Unione.
Pertanto i Commercianti invitano a prestare la massima attenzione nei confronti di ogni richiesta di pagamento dubbia – infatti, oltre al “Registro Telematico Imprese” potrebbero essere in circolazione altri simili bollettini – che venga loro recapitata e, prima di effettuare il versamento indicato, a rivolgersi senza esitazione agli uffici di Sondrio dell’Unione Cts. Nell’epoca del web e delle truffe messe in campo attraverso email e siti, insomma, restano in voga stratagemmi tradizionali. Cambia il media, insomma, ma il risultano è lo stesso. Internet può essere comunque utile. Di fronte a una situazione poco chiara, basta passare da un motore di ricerca per scoprire l’eventuale natura fraudolenta di una richiesta. In periferia, solitamente, sotto questo punto di vista c’è un vantaggio. Gli organizzatori di queste truffe, infatti, partono da centri maggiori e solo dopo qualche tempo arrivano nelle zone meno popolose come la provincia di Sondrio.
© RIPRODUZIONE RISERVATA