Bollette alle stelle: «Servono misure per evitare i fermi»
Emergenza Plinio Agostoni, presidente Confindustria: «Il Governo intervenga ad arginare i costi delle imprese» . Marco Piazza (Api): «Provvedimenti prima che sia tardi»
Mentre la Cgia di Mestre calcola che le imprese energetiche hanno aumentato i ricavi del 60%, lo Stato incassa solo uno dei 10 miliardi di tassazione prevista sugli extraprofitti realizzati dalle aziende del settore.
Il Governo studia un nuovo decreto («ma senza scostamenti di bilancio», avverte Draghi) per aiutare le imprese a far fronte alle nuove bollette.
Sul tema la tensione è altissima fra le imprese manifatturiere lecchesi, molte delle quali energivore e con più di una che da qualche settimana sta pensando a una sospensione di attività. E già qualche caso di prolungamento, fino all’inizio di settembre, delle chiusure per ferie sembra essere la premessa di sospensioni più marcate che potrebbero verificarsi nel primo autunno. Perciò Confindustria Lecco Sondrio è scesa in campo con una propria indagine fra gli associati per conoscere le singole situazioni e prepararsi ad aiutare le aziende a farvi fronte. «Fra le nostre iscritte – afferma il presidente dell’associazione, Plinio Agostoni – c’è chi sta prolungando le ferie, con situazioni differenziate. Abbiamo incaricato un esperto per realizzare una statistica che fotografi la situazione fra le nostre iscritte. Un’altra nostra iniziativa è rendere disponibili il know how associativo e i nostri suggerimenti per qualsiasi impresa, anche non associata a Confindustria, che voglia supporto su come affrontare al meglio il problema dei costi energetici. Dobbiamo agire con concretezza – sottolinea Agostoni – perché la botta dei costi energetici dopo le ferie è pesantissima e siamo consapevoli che ora si sono fatte più concrete le avvisaglie di difficoltà che avevamo colto fra le nostre imprese prima delle vacanze».
Confindustria sta chiedendo al Governo un intervento per mitigare l’impatto dei costi, «perché - aggiunge Agostoni – altrimenti il sistema non regge. Il Governo ha detto che interverrà, ma il fatto che non ci sarà scostamento di bilancio fa pensare a un intervento non di grande impatto».
Sugli extraprofitti dei produttori di energia Agostoni e sulla loro resistenza nel pagare le tasse aggiuntive allo Stato Agostoni afferma che «accampano motivi che dal loro punto di vista avranno anche un senso, ma bisogna capire che di fronte al fatto che tutti, come minimo, stanno tirando la cinghia e come massimo chiudono bisogna che tale richiesta di maggiori tasse abbia risposta. Non è ragionevole che ci siano extraprofitti quando un sistema rischia di collassare».
Sul fronte delle piccole industrie il direttore di Api Lecco, Marco Piazza, ricorda che «per le prossime settimane le aziende hanno un buon portafoglio ordini, quindi una buona possibilità di slancio fino a inizio autunno, quindi si è in tempo per intervenire con correttivi. Ora non siamo fuori tempo massimo, ma non vorremmo trovarci fra 3-4 mesi con aziende in cassa integrazione, cosa che erode i salari con ciò che ne deriva per l’economia generale. La preoccupazione – conclude Piazza – è sull’autunno ma ricordo che da un anno i costi energetici incidono pesantemente ed è stupefacente che il tema sia stato ignorato fino a quando è apparso fuori controllo. Da un anno le aziende monitorano il problema e danno l’allarme, rimasto inascoltato».
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