Economia / Morbegno e bassa valle
Sabato 10 Ottobre 2015
Bitto protagonista nel cuore di Morbegno: oggi un inserto speciale
Appuntamento con la Mostra, edizione 108. Tradizione enogastronomica, artigianato e folclore da riscoprire negli angoli più suggestivi della città.
Torna la rassegna più longeva e amata di sempre: sabato 17 e domenica 18 ottobre Morbegno ospita la Mostra del Bitto, la più importante manifestazione enogastronomica della Valtellina che mette in vetrina i prodotti tipici della filiera agroalimentare provinciale, l’artigianato artistico, le tradizioni e il folclore di Valtellina e Valchiavenna. E lo fa ininterrottamente da 108 anni richiamano a ogni edizione, e questa è la misura del suo appeal, 25mila visitatori.
Proprio per questo motivo, sul giornale in edicola questa mattina, c’è uno speciale di otto pagine con il programma, le curiosità, le novità di questa rassegna. Il centro cittadino, culla della manifestazione autunnale, è pronto ad accogliere l’iniziativa intitolata al formaggio principe del luogo, ma dedicata più in generale al comparato enogastronomico valtellinese. Centro dell’evento, come succede da qualche anno a questa parte, sarà il cuore storico di Morbegno, da piazza Sant’Antonio, dove verranno posizionati la tensostruttura e il tipico “calecc” (la struttura mobile in cui anticamente i casari in alpeggio si dedicavano alla lavorazione del Bitto) alle vie limitrofe.
Nel rispetto di una tradizione lunga un secolo, il fulcro sarà anche quest’anno il comparto caseario, come è stato spiegato giovedì durante alla presentazione dell’evento che si è tenuta a palazzo Muzio alla quale sono intervenuti Vincenzo Cornaggia, presidente del Consorzio tutela formaggi Valtellina Casera e Bitto, il vicepresidente della Provincia, Christian Borromini, il sindaco di Morbegno, Andrea Ruggeri, il segretario generale della Camera di commercio, Marco Bonat, e Simona Nava, curatrice di marketing e immagine della Mostra.
«In una stagione che è sempre difficile per i caricatori degli alpeggi e in anni in cui le difficoltà, in termini di risorse, si moltiplicano anche per enti e istituzioni che sostengono la manifestazione, si continua a valorizzare il comparto caseario innanzitutto, ma più ampiamente la specificità del territorio montano - ha affermato Vincenzo Cornaggia presidente del Consorzio tutela formaggi - all’interno di un contesto cittadino gradevole».
Durante la manifestazione si assisterà alla produzione in diretta del Bitto nelle grandi “caldere”, le tradizionali caldaie di rame a forma di campana rovesciata, dislocate lungo il percorso per assistere dal vivo alla trasformazione del latte. Questo il nucleo storico dell’iniziativa sul quale gravita la scoperta di tutte le altre eccellenze enogastronomiche locali che si potranno scoprire visitando gli angoli più suggestivi della città. Accanto ci sono le molte iniziative collaterali che fanno della Mostra qualcosa di diverso da un’importate occasione riservata agli addetti ai lavori.
In questi due giorni di apertura (la Mostra si tiene sabato 17, dalle 9 alle 23.30, e domenica 18, con chiusura alle 19) si potrà assistere a diverse novità. Fra queste, dopo l’esordio a Milano, per la prima volta in provincia di Sondrio, come ha spiegato Bonat, verranno esposti i tavoli touch che hanno conquistato il pubblico dello spazio di Valtellina Expone coordinato dalla Camera di Commercio di Sondrio: a portata di tocco informazioni sul territorio, le bellezze e le sue bontà. Itinerari turistici, beni culturali, piatti tipici presentati da immagini e testi che appariranno su un tavolo trasformato in schermo. Ci sarà poi lo Speciale Bresaola della Valtellina Igp, cioè il modo in cui il Consorzio di tutela ha scelto di esserci sviluppando nuove sinergie: i laboratori di educazione alimentare al gusto aiuteranno i consumatori a conoscere meglio il salume tipico giocando con le spezie e imparando la sua storia.
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