Bilancio Rodasteel. Crescono fatturato e produzioni green
I conti I l gruppo ha realizzato ricavi per 922 milioni. Gli investimenti puntano a ridurre l’impatto ambientale, a Sirone sarà operativo l’impianto per l’uso del biogas
Sono numeri importanti, che denotano un’ulteriore crescita, quelli con cui il gruppo Rodasteel (che include Rodacciai con i plant produttivi - laminatoio e trafileria - e le sue società distributive e Olarra con l’acciaieria a Bilbao e le sue società distributive) ha chiuso l’esercizio 2022.
Dopo un 2021 che aveva messo in evidenza risultati molto positivi, incamerare un nuovo progresso in un anno complesso come quello passato non era scontato, ma il gruppo con sede a Bosisio c’è riuscito, mettendo in fila una serie di numeri di rilievo.
In particolare, ha venduto circa 330mila tonnellate di acciaio, in linea con l’esercizio precedente, realizzando un fatturato consolidato di 922 milioni di euro (+28% rispetto al 2021). Tale incremento è per la maggior parte imputabile all’aumento dei prezzi medi di vendita. Il fatturato è stato realizzato per il 37% in Italia e per il 63% all’estero, con particolare riferimento all’Europa (47% in Francia, Germania, Spagna, Polonia). Il margine operativo lordo è stato pari a 121 milioni, 13,1% sul fatturato (108 milioni nel 2021, 15% sul fatturato). Il risultato ante imposte è stato pari a 101 milioni, 11% sul fatturato (85 milioni nel 2021, 11,8% sul fatturato). L’indebitamento finanziario netto è pari a 74 milioni (80 milioni al 31 dicembre 2021).
Sulla scia di questo trend, anche il nuovo anno è iniziato bene, con un primo trimestre in linea con l’andamento precedente, nonostante la situazione di mercato globale incerta e di attesa.
«Il 2021 e 2022 – ha commentato Gianluca Roda, presidente del cda di Rodacciai e Olarra, gruppo Rodasteel - sono stati anni positivi per il gruppo Rodasteel e per l’industria siderurgica in generale. I fattori che hanno influenzato tali risultati sono stati, in particolare, la ripresa dei consumi in tutti i settori in cui operiamo per la prima parte dell’anno, unitamente a un incremento dei prezzi e a un’attenta attività di gestione e monitoraggio dei rischi e opportunità che si sono presentati all’interno di un contesto internazionale complesso».
Importante, in questi anni, l’impegno del gruppo in relazione alla sostenibilità a 360 gradi. «Siamo pienamente consapevoli dell’impatto che possono avere le nostre attività, ragion per cui negli ultimi anni abbiamo lavorato molto sul rendere le produzioni sempre più sostenibili. Mi riferisco, ad esempio, all’impianto di rigassificazione implementato presso il plant di Sirone, a breve pienamente operativo: un impianto innovativo che consentirà anche l’utilizzo di biogas con la possibilità di intraprendere un processo “green” di produzione di acciaio, visto la drastica riduzione di emissione di Co2 in atmosfera. Inoltre – ha aggiunto Roda – gli impianti di laminazione del gruppo sono dotati di bruciatori già predisposti per il funzionamento con miscela di gas metano ed idrogeno, mentre è in corso di sviluppo il nuovo stabilimento per le finiture a freddo in Olarra, Spagna, che consoliderà e incrementerà la capacità produttiva di prodotti finiti trafilati/pelati in ottica sostenibile».
Anche i principali progetti di sviluppo sono improntati sulla decarbonizzazione e sulla riduzione di Co2 e riguardano in particolare l’uso del biogas in sostituzione del gas metano tradizionale e l’utilizzo dell’energia rinnovabile per quanto attiene all’energia elettrica utilizzata nei plant produttivi. Attività, investimenti, migliorie che, come certificato nel Bilancio di sostenibilità pubblicato ogni anno dal 2019, in tre anni ha portato a una rilevante riduzione di Co2 emessa, aspetto apprezzato da quei clienti attenti alla valorizzazione di una filiera green.
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